Politica Tricase 

Maggioranza spaccata a Tricase: sindaco e giunta si dimettono

Il primo cittadino Carlo Chiuri attacca duramente gli ex alleati e oppositori: «Sciacallaggio politico alimentato dalla mania di grandezza di un manipolo di soggetti»

Sindaco e giunta di dimettono: tempesta politica a Tricase. Il primo cittadino Carlo Chiuri ha protocollato questa mattina le dimissioni insieme agli assessori Concetto Scuderi, Rita De Iaco e Sonia Sabato. L'epilogo di oggi arriva dopo un periodo turbolento per la maggioranza di Chiuri che ha raggiunto l'apice con il passaggio all'opposizione di tre consiglieri, tra cui il presidente del consiglio, e il deposito di una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco che adesso è pronto a correre per le Regionali sotto le insegne di Forza Italia. «La mancanza dei numeri in seno alla maggioranza pone di fatto fine alla mia amministrazione» scrive Chiuri nella lettera di dimissioni in cui attacca duramente gli ex alleati. 

«I numerosi sforzi di pacificazione coinvolgimento nelle decisioni e delle misure adottate da adottare in piena fase COVID-19 non hanno, evidentemente, avuto il risultato sperato: lavorare insieme per Tricase – scrive Chiuri - lo avevo detto in tempi non sospetti e lo ribadisco oggi con maggiore convinzione alla luce di quanto accaduto: il male peggiore di questa città è stato, e continua ad essere, lo sciacallaggio politico alimentato dalla mania di grandezza di un manipolo di soggetti». «Se pure questo manipolo di aspiranti burattini e burattinai continui a smaniare dalla voglia di trascinarmi sulla ribalta di un teatro del grottesco su cui sto andando in scena l’ennesima commedia del ridicolo ancora una volta, tali personaggi dovranno farsene una ragione – attacca duro il sindaco - il bagaglio di principi morali che hanno sempre orientato il mio agire in politica, nella pubblica amministrazione, così come nella mia vita di tutti giorni, mi impediscono di scendere a tali livelli. Soprattutto in un momento così difficile critico per l’intero Paese per la comunità di Tricase».

«Lascio il palcoscenico a questi commedianti improvvisati e prendo atto della mozione di sfiducia presentata- conclude - che, ripeto, di fatto determina l’impossibilità di garantire il governo della città. L’abnegazione del senso del dovere con il quale ho agito e, ancora una volta l’amore supremo che nutro per la mia comunità, mi portano a rassegnare le dimissioni da sindaco del Comune di Tricase». 

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