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A Strudà convegno e cerimonia di intitolazione di una via al Prof. Luigi Stefanachi

Appuntamento oggi, alle ore 17:00, nel Piccolo Teatro della Neve.

Un luminare della psichiatria che, negli anni ‘70, ha teorizzato e sperimentato - prima della Legge Basaglia - il reinserimento sociale dei pazienti e la loro integrazione nella comunità. La storia del professore Luigi Stefanachi, insieme a quella dell’ex Opis di Strudà (frazione di Vernole), sarà ricordata in un convegno in programma oggi, giovedì 11 aprile, alle ore 17:00, nel Piccolo Teatro della Neve di Strudà.

L’Amministrazione Comunale di Vernole ha deciso di intitolare una via del centro di Strudà per rendere omaggio al grande lavoro svolto dal neuropsichiatra (scomparso nel 2019) e approfondire l’epoca di grandi trasformazioni di cui è stato protagonista.

Titolo dell’evento: “Tra passato e futuro dell’ex Opis di Strudà”. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Vernole Mauro De Carlo e dell’assessora Claudia Corvino, ci saranno gli interventi di Rocco Palese, assessore alla Salute della Regione Puglia, Stefano Rossi, direttore generale Asl Lecce, Salvatore Calò, direttore Csm Calimera. Modera Francesca Pastore, giornalista e assistente sociale. Saranno proiettati filmati dell’epoca, tratti dal documentario “Strudà 1976”, e saranno esposti dipinti realizzati dagli ultimi ospiti della struttura, a cura del maestro d’arte Brizio Tommasi.

Durante il Convegno si parlerà, inoltre, del futuro del Reparto di Strudà, destinato a diventare Casa della Comunità. Seguirà la cerimonia di intitolazione in via Luigi Stefanachi.

«E’ per noi un onore ricordare la storia di un medico illuminato che ha iniziato proprio qui, nel nostro Comune, quella rivoluzione nel campo della psichiatria che ha rappresentato un punto di inizio per nuove prospettive di cura in tutta Italia - dichiara il sindaco Mauro De Carlo - sapere che la struttura in cui ha operato diventerà una Casa della Comunità a servizio di tutti i cittadini offre un senso in più alla sua storia».

Il Reparto dell’Ospedale Psichiatrico Interprovinciale Salento di Strudà è stato il primo centro in cui i pazienti sono stati lasciati liberi di interagire con la società che li circondava. Tutto ciò è avvenuto negli anni '70 grazie al prof. Stefanachi, il quale, sotto la sua responsabilità, organizzava delle uscite per gli infermi dall'ospedale a piccoli gruppi guidati da un infermiere o anche da soli, perché conoscessero il paese e la gente che li ospitava. Con il tempo questa integrazione con la comunità, legata anche all’utilizzo di farmaci e non più all’elettroshock, mostrò i progressi dei pazienti.


«Ha avuto un impatto positivo non solo tra i suoi pazienti e le loro famiglie, ma sull'intero territorio, prima solo su Strudà, poi a livello nazionale - dichiara l’assessora Claudia Corvino - Quando si è presentata l'opportunità di denominare una via a Strudà  senza alcun dubbio abbiamo deciso di intitolarla a lui, luminare della psichiatria e precursore della legge Basaglia».


Grazie al prof. Stefanachi, infatti, Strudà fu al centro dell’attenzione nel campo scientifico e medico, anticipando quello che poi accadde a livello nazionale.


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