Economia e lavoro Casarano Lecce 

HIM Co Industry, Ugl: “Mancato raggiungimento degli accordi”

La Him Co Industry occupa allo stato attuale 277 unità di cui 73 nello stabilimento di Casarano.

La UGL Lecce, presente nella mattinata del 29 aprile scorso in collegamento al tavolo delle trattative per la HIM Co Industry, al pari degli altri sindacati Confederali, comunica il mancato raggiungimento di un accordo  su incentivo all’esodo e contratto di solidarietà, per cui il tutto passerà al Ministero del lavoro.

La Him Co Industry occupa allo stato attuale 277 unità di cui 73 nello stabilimento di Casarano e al momento pare abbia perso una commessa importante e da qui la necessità di ricorrere  all’incentivo all’esodo e agli ammortizzatori sociali, avviando la procedura di licenziamento mettendo a rischio circa 63 posti di lavoro. L’azienda prevede una ripresa nel 2025 e tanto è bastato per trovare un’intesa  con i sindacati nel ricorrere al contratto di solidarietà, scongiurando espulsioni di personale.

Di fatto questo ricorso alla solidarietà in prima battuta doveva aggirarsi sul 24% di perdita oraria mensile per tutti i lavoratori per almeno un anno, ma l’intesa è saltata nel momento in cui  si è appurato che la solidarietà invocata aveva due velocità differenti andando a colpire sopratutto l’azienda di Casarano, dove i lavoratori vedranno una decurtazione pari al 45% delle ore e ritrovandosi di fatto in busta paga una miseria. Questo è un atteggiamento che ha visto tutti i sindacati sia territoriali che nazionali sollevare il problema dei criteri con cui è stato operato questo piano. Pare altrettanto strano che si sia proceduto al rinnovo dei contratti a tempo determinato solo qualche settimana prima dell’inizio della crisi aziendale, un atteggiamento che non ha convinto nessuno.

Ma, soprattutto, se solidarietà deve essere, va spalmata sui due stabilimenti e a pagarne le conseguenze non possono essere solo i lavoratori dello stabilimento di Casarano, come sottolineato anche dal Segretario Nazionale UGL Chimici Calzaturieri Pomo Salvatore e dalla segretaria Territoriale UGL Veronica Merico che di concerto con i lavoratori stanno valutando tutte le ipotesi, stante la poca disponibilità dell’azienda anche a fornire il giusto sostegno all’esodo, poiché anche se al sud Italia per Noi i Lavoratori hanno tutti pari diritti e dignità.


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