Cronaca Politica Lecce 

Poli Bortone i Contrada Mezzagrande: ''Servizi fantasma e per il PUG non centrale''

La candidata a sindaco per il centrodestra a Lecce stamane ha incontrato una rappresentanza di residenti e ascoltato le loro istanze.

''Il paradosso? L’unica pista ciclabile (già esistente da decenni) non praticabile, invece sarebbe molto utile. Una zona in via di espansione, con villette classiche e condomìni moderni, ma senza servizi. Questa è contrada Mezzagrande, 600 abitanti, quasi a metà strada tra la città e la marina di San Cataldo''. Queste le dichiarazioni di Adriana Poli Bortone, candidata a sindaco per il centrodestra a Lecce, che stamattina ha incontrato una rappresentanza di residenti.

''Numerosi i disagi esposti più volte all’attuale amministrazione di Palazzo Carafa, ma mai presi in considerazione: innanzitutto la pericolosità per raggiungere il quartiere: chi arriva da Lecce, deve invertire il senso di marcia immettendosi sulla Provinciale 364, dopo aver attraversato un ponte. E però, non ci sono indicazioni e non c'è segnaletica. Carenze e criticità che sarebbero state anche la causa del ritardo di un intervento dell'ambulanza, nelle settimane scorse. E paradosso dei paradossi: la pista ciclabile che porta verso il mare, che qui esisteva dai decenni passati, purtroppo è interrotta da tempo. E in questo caso, secondo i residenti, sarebbe loro molto utile''.


''Inoltre, non ci sono mezzi pubblici per raggiungere la città. Questo per quanto riguarda il collegamento con la città. Ma c’è di più e il resto è anche peggio; mancano tutti i servizi: rete fognaria, gas, manca persino  la luce. Anche la pulizia e la raccolta dei rifiuti non sarebbero puntuali. Anzi, qualcuno riferisce che i maleducati di turno spesso utilizzano il rione come discarica abusiva''.

''I cittadini che hanno chiesto un incontro, anzi più di uno, con l'amministrazione comunale, sono stati ricevuti ma non ascoltati, ci riferiscono-. Questa è una contrada gradevole, con abitazioni molto belle che rispettano l'ambiente e che hanno definito una zona decisamente residenziale. Ma non c'è alcun servizio per una comunità di circa 600 persone. Approfittando della rilettura del Pug bisognerà pensare a riammagliare queste situazioni con le altre che sono nate lungo le strade per le marine, per fare in modo che la città poi si possa finalmente affacciare degnamente sul mare. Il problema, infatti, è che la zona Mezzagrande non sembra essere centrale all'interno del nuovo Piano urbanistico generale, nonostante richiami l'interesse di quanti cercano un'abitazione, prova ne sono le numerose richieste, agli stessi residenti di case in vendita nella zona''.

''Come per le altre zone della città, il problema principale è che non sono stati attivati gli strumenti di partecipazione, nonostante siano stati previsti nello Statuto. I comitati di quartiere non sono stati attivati, nonostante noi consiglieri di minoranza li avessimo previsti con una delibera specifica - poiché l'Amministrazione non lo aveva fatto. Abbiamo lavorato bene con la commissione Statuto per procedere con il Regolamento, però l'Amministrazione ha deciso di non attivare i Comitati dei cittadini. Per questo, la loro attivazione sarà una delle primissime cose da fare  perché quello che è mancato è stato essenzialmente un rapporto diretto tra gli amministratori e i cittadini, attraverso il quale far emergere le esigenze dei diversi quartieri''.


I Comitati di quartiere risultano essenziali dal momento in cui, dal 2010, Lecce non dispone più delle Circoscrizioni, cancellate dal Governo nelle città con meno di centomila abitanti.

Tra l'altro, a metà della consiliatura sono state attivate le Consulte dei cittadini. ''Ma queste si sono sentite inutili - ha spiegato la candidata del centrodestra- così che abbiamo dovuto prendere atto di una pioggia di dimissioni da parte dei componenti''.


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