Società Casarano 

Via i figuranti dalla Processione dei Misteri: a Casarano scontro tra fedeli e Curia

Le espressioni della pietà popolare non devono scadere nel folklore: tensione tra la Diocesi e il Comitato per i Riti e le tradizioni della Settimana Santa.

Vigilia del Venerdì Santo amara a Casarano dove è in atto da alcuni giorni un braccio di ferro tra la Curia e una parte di fedeli che non vedono di buon occhio il ridimensionamento della tradizionale Processione dei Misteri.

Terreno di scontro è soprattutto la presenza dei figuranti - cittadini abbigliati da soldati romani, Gesù che porta la croce, le pie donne, ecc. - che, secondo la Diocesi di Nardò Gallipoli non dovrebbero far parte della processione ma sistemati in un contesto diverso.

La posizione della Curia è stata espressa in una nota diffusa ieri: «Dal 2017 la Diocesi ha avviato una verifica delle espressioni della pietà popolare allo scopo di purificarle perché siano autentiche espressioni di fede e giovino ad alimentare la fede senza scadere nel puro folklore. A seguito della Nota pastorale della Conferenza Episcopale Pugliese sulle pietà popolare L’annuncio del Vangelo nelle feste religiose popolari del 1/10/2020, la Diocesi ha rivisto la propria normativa in materia, condividendola col clero e con gli organi diocesani di partecipazione e approvandola con Decreto vescovile del 25/03/2022.  Successivamente la nuova normativa è stata illustrata ai priori delle Confraternite, che sono le promotrici di gran parte delle espressioni pubbliche della pietà popolare, e ai responsabili dei Comitati festa. Recentemente è stato anche tenuto un Convegno diocesano sull’argomento».

«Fin dall’inizio la Confraternita dell’Immacolata di Casarano, che organizza la Processione dei Misteri in quella città, ha mostrato resistenza alla nuova normativa, soprattutto su due punti: rendere il percorso processionale non eccessivamente lungo, in modo da favorire la partecipazione di tutti i fedeli; le processioni, infatti, sono icona della Chiesa pellegrinante nel mondo verso il traguardo del Regno dei cieli, e pertanto non è conveniente che vengano “viste”, quasi fossero uno spettacolo, quanto invece partecipate da tutto il popolo di Dio; trasferire i “figuranti” (non i “penitenti”) in un contesto diverso da quello della Processione dei Misteri, data la diversa natura di una processione rispetto ad una sacra rappresentazione; peraltro l’inserimento dei “figuranti”, non apparteneva alle tradizioni storiche della città di Casarano, ma è avvenuto nel corso degli anni Ottanta del secolo scorso per iniziativa di un imprenditore, senza alcuna approvazione da parte della Diocesi, posto che l’organizzazione e la regolamentazione delle manifestazioni religiose spetta comunque unicamente all’autorità ecclesiastica».

Le incomprensioni non si sarebbero mai sanate visto che, a quanto riferito dalla Curia, non vi è mai stato un confronto, neanche con il Comitato per i Riti e le tradizioni della Settimana Santa” che nel mese di febbraio ha presentato una memoria contro la nuova normativa.

«Si sono moltiplicate in queste ultime settimane manifestazioni di resistenza, accompagnate da vergognose offese personali, che non fanno onore né a chi le provoca, né alla città in quanto tale – accusano dalla Curia-nonostante il clima di tensione, la Diocesi non ha ritenuto di sospendere la Processione dei Misteri, che comunque dovrà svolgersi secondo le indicazioni concordate con il clero cittadino, confidando nello spirito di fede vera che sicuramente anima la gran parte dei cittadini di Casarano. Chi si ostinerà a turbare il regolare svolgimento della Processione, si assumerà la responsabilità di gettare un’ombra su tutta la città e di privare coloro che si riconoscono in comunione con la Chiesa diocesana del diritto di esprimere la propria fede nelle forme da essa dettate».


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