Politica Lecce 

Amministrative, Montinaro si tira fuori: "Non sono candidato sindaco"

L'avvocato di MoviMenti critico con i partiti: sino a quando non inizieranno a pensare ai movimenti civici come una risorsa necessaria e da trattare alla pari la strada sarà sempre pi&ugra...

L'avvocato di MoviMenti critico con i partiti: sino a quando non inizieranno a pensare ai movimenti civici come una risorsa necessaria e da trattare alla pari la strada sarà sempre più tortuosa e solitaria”.    “Non sono candidato sindaco”: l'avvocato Daniele Montinaro si tira fuori dai giochi e chiarisce:  “Il mio nome è stato espresso dal direttivo della associazione MoviMenti, di cui mi onoro di far parte, quale possibile figura da proporre al mondo del civismo libero e fatto di uomini e donne che non hanno nulla da chiedere alla politica ma solo da dare alla nostra città in termini di competenze ed idee”. “Ritengo opportuno chiarire ancora una volta – continua - che, seppur non farò mancare il mio impegno per una città che amo profondamente, oggi non è mia intenzione candidarmi alla carica di sindaco alla quale peraltro oggi non potrei assolvere come si dovrebbe, non fosse altro perché impegni professionali e familiari non me lo permetterebbero” “Quello che sta accadendo in questi giorni nel mondo civico o presunto tale e non, credo sia lontano da ciò che servirebbe per arrivare ad un progetto comune di Città da sottoporre ai cittadini. L'Associazione MoviMenti, mio tramite, ha mandato nella giornata di giovedì 17 un comunicato stampa parlando solo di progetti e lanciando sei punti del programma da cui partire; pare che ciò interessi poco a fronte del cosiddetto totonomi, e questo è francamente sconcertante. Le sensazioni che provo in questi giorni sono esattamente quelle che mi portarono alla scelta, credo molto rara nel panorama politico cittadino, di non candidarmi alle ultime elezioni del 2017 seppur sostenendo convintamente Mauro Giliberti, amico e persona per bene e competente. Non mi dilungo su pensieri ed opinioni politiche, certamente posso affermare che sino a quando i Partiti ed i gruppi consiliari o le associazioni che a loro fanno riferimento, non inizieranno a pensare ai movimenti civici come una risorsa necessaria e da trattare alla pari, e non anteporranno la città, i progetti ed il futuro ai propri limitati interessi, credo che la strada sarà sempre più tortuosa e solitaria”.

Potrebbeinteressarti