Cronaca Veglie 

Preso in campagna uno dei rapinatori del "Dimeglio" di Veglie: "Avevo un appuntamento al buio"

Inseguito nei campi e messo alle strette dai carabinieri: arrestato uno dei rapinatori che ieri hanno assaltato il supermercato “Dimeglio” di Veglie. L’allarme è scattato i...

Inseguito nei campi e messo alle strette dai carabinieri: arrestato uno dei rapinatori che ieri hanno assaltato il supermercato “Dimeglio” di Veglie. L’allarme è scattato ieri attorno alle 19.30, quando tre persone con il volto coperto da passamontagna hanno rapinato il supermercato “Dimeglio” di Veglie portando via la cassa con circa 1.500 euro, per poi allontanarsi a bordo di una Fiat Uno di colore rosso. I carabinieri hanno avviato le ricerche e già dopo un quarto d’ora una pattuglia della stazione di Carmiano ha segnalato la presenza, vicino a un distributore di benzina, dell’auto dei rapinatori che sfrecciava ad alta velocità. Poche centinaia di metri dopo la Uno, inseguita dai carabinieri, è stata abbandonata nei pressi di un terreno agricolo e le tre persone a bordo sono scese cercando di fuggire in direzioni diverse. Diverse pattuglie si sono messe a caccia dei rapinatori e una seconda pattuglia della Stazione di Carmiano ha individuato, alcuni minuti  dopo l'abbandono dell'auto un giovane, Manuel Salvatore Quarta di Monteroni, che camminava in campagna a passo svelto. L’uomo ha raccontato di aver avuto un incontro al buio, organizzato da amiche comuni, con una ragazzina sconosciuta di Carmiano, ma la sua storia non ha convinto i carabinieri che lo hanno portato in caserma. Gli ulteriori accertamenti sono stati condotti dai carabinieri di Veglie e Carmiano, con i colleghi del Reparto Operativo di Lecce. Attorno a mezzanotte, Quarta ha confessato ed è stato lo stesso pm, Giovanni Gagliotta, ha raggiunto la caserma di Carmiano e ha presieduto all'interrogatorio. Quarta ha  ha raccontato i particolari della rapina, fornendo anche utili elementi alla identificazione dei coautori. Il giovane è stato arrestato. La Fiat Uno rossa utilizzata dai rapinatori, sotto sequestro ed al momento al vaglio degli esperti di investigazioni scientifiche del Reparto Operativo di Lecce, era stata rubata a San Pietro in Lama qualche settimana fa. 

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