Arte e archeologia Fotonotizia Nardò 

Nell'atrio dell'ex ospedale un murales contro il fumo

 Un’opera di street art di Gianle Lametà nell’atrio dell’ex ospedale di Nardò. Un’immagine che pone con decisione il peso di una scelta, quella tra una vita...

 Un’opera di street art di Gianle Lametà nell’atrio dell’ex ospedale di Nardò. Un’immagine che pone con decisione il peso di una scelta, quella tra una vita da fumatore e una libera dalle sigarette e da tutte le dannose conseguenze che comportano. È il murales realizzato nell’atrio del presidio territoriale di assistenza di Nardò (l’ex ospedale), realizzato nella modalità a terra da Gianle Lametà, all’anagrafe Gianleonardo Conoci, writer salentino attivo dagli anni Novanta in Italia e in tutta Europa. Il nome di questa opera di street art è Possiamo scegliere e con essa l’artista ha voluto rappresentare il bivio, la scelta che ogni individuo può fare e quindi le conseguenze che lo aspettano anche e soprattutto sul proprio corpo: da un lato un polmone sano con la vita rappresentata dalle balene e da un prato fiorito, dall’altra un polmone malato con le relative implicazioni che possono arrivare, purtroppo sino alla morte. Il murales è nato nell’ambito del progetto “Distretto Socio Sanitario di Nardò libero dal fumo”, il progetto del distretto socio sanitario di Nardò diretto da Oronzo Borgia che si pone l’obiettivo della riduzione a lungo termine dei fumatori sino alla completa liberazione dal fumo. Si tratta di un progetto curato dal responsabile del centro antifumo di Copertino Francesco Tarantino e che ha una componente legata alla comunicazione in collaborazione con lo studio di progettazione dell’architetto Sara Tavolaro. Tra i “mezzi” a cui si è fatto ricorso una serie di pannelli tematici sul muro esterno di via XXV Luglio del distretto e, appunto, il murales Possiamo scegliere. 

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