CHE COSA E'

IL BIOHACKING

Consiste nel fare piccoli cambiamenti incrementali nella dieta e nello stile di vita per apportare significativi miglioramenti alla salute.

Letteralmente biohacking significa hackerare la biologia del corpo umano. Con il termine hackerare, inteso nella sua accezzione più positiva, si intende cambiare la nostra chimica e la nostra fisiologia attraverso azioni, attività, modelli comportamentali finalizzati a migliorare il funzionamento del corpo e della mente. Chi pratica il biohacking infatti mira a raggiungere il benessere psico-fisico ad un livello più elevato ed ad avere una maggiore aspettativa di vita in termini qualitativi e quantiviti. Questo grazie al potenziamento del sistema immunitario, del metabolismo, del sistema muscolo scheletrico ed alla salvaguardia della fisiologia dell’organismo.

CHI E'

IL BIOHACKER

Innanzitutto il  "biohacker"è colui il quale intende vivere bene ed in armonia con la propria biologia, "hackerandola".

Questo è possibile poichè si è disposti  a mutare alcuni comportamenti ritentuti a volte dannosi per l’orgnanismo stesso.

I biohack permettono qualsiasi cosa, dalla rapida perdita di peso al miglioramento delle funzioni cerebrali, dal poteziamento dei sistema immunitario alla normalizzazione dei valori clinici ed ematici. I risultati del biohacking derivano dall’essere ben informati e prudenti su ciò che funziona per il proprio corpo.

VANTAGGI DEL BIOHACKING

Molti sono i personaggi di successo nel mondo dello sport, dello spettacolo, dell’Hi-theck, nonchè Ceo delle più importanti società che hanno dichiarato di praticare regolarmente il biohacking e da questo aver ottenuto importanti benefici alla propria salute ed al quale, ad esso, debbono anche il loro successo.

Tony Robbins, ad esempio parla di tre dei suoi metodi di biohacking preferiti : crioterapia, terapia con luce rossa e compressione sequenziale dinamica. Dice che la combinazione di questi metodi è rinvigorente e rafforzante e gli permette di ottenere un recupero attivo molto più veloce e di performare ad un livello più elevato.

Dave Asprey, che si definisce “il primo biohacker professionista del mondo”, anche noto  come l’inventore del Bulletproof Coffee, ha affermato pubblicamente che si aspetta di vivere fino a 180 anni. A tal fine, esegue una dieta rigorosa ispirata al digiuno intermittente, fare il bagno nella luce a infrarossi, passare un pò di tempo in una camera di ossigeno iperbarica e indossare goffi occhiali con lenti gialle ogni volta che sale su un aereo.

GLI HACK DEL BIOHACKING

Il modo migliore per iniziare ad intraprendere un percorso di biohacking naturale e biologico è sicuramente con la dieta, l’esercizio fisico, la terapia del freddo, l’esposizione alla luce infrarossa, gli esercizi di consapevolezza ed il sonno.

Già proprio il sonno, a volte trascurato o sottovalutato, è alla base di una sana rigenerazione. Il sonno può allungare la vita ed ad aiutare a prevenire un pò tutte le malattie, visto che la mancanza di sonno e riposo può influire negativamente sul sistema immunitario. Sebbene il sonno non richieda sforzi, la gente tende a trascurarne l’importanza. Eppure non c’è nulla di meglio che una dormita ristoratrice purchè esso avvenga rispettando il ciclo cicardiano, in quanto biologicamente l’uomo dorme di notte e svolge la sua vita attiva di giorno. 

Il biohacking, in definitiva,  non è altro che creare nuove abitudini di vita che aiutano a migliorare se stessi. Le persone, da sempre, hanno tentato di migliorare la propria mente e il proprio corpo con ogni mezzo disponibile. Oggi grazie alla tecnologia, alcuni biohack sono piuttosto invasivi come tentativi di cambiare il DNA o impiantare chip magnetici nelle dita o ancora assumere sostanze chimiche. Non tutti i biohack sono così estremi, noi, per il momento, ci occuperemo di quelli che la natura ci mette a disposione, ecobiologici ed in sintonia con la fisiologia umana quali: la terapia del freddo, l’esposizione alla luce infrarossa, l’allenamento ad alta intensità, la meditazione, l’hacking del sonno, il digiuno intermittent, i nootropi.

Tuttavia, in un futuro prossimo, qualora avremmo certezze sull’efficacia e sulla sicurezza di nuove metodologie di biohacking, potremmo valutare di implementarle nel sistema di BiohackingSystem.

La crioterapia o la terapia del freddo è un metodo di biohacking che espone l’intero corpo a temperature molto fredde. Già conosciuta e praticata dai tempi piu remoti con bagni in acqua ghiacciata, la crioterapia provoca una grave vasocostrizione in tutto il corpo. Quando il corpo torna alla temperatura normale, c’è un afflusso di sangue ai tessuti, che porta con sé molti nutrienti e minerali e ti dà una scarica di endorfine.

Oggi le sedute di crioterapia possono essere effettuate in centri specilizzati con sedute di soli tre minuti ed a costi accessibili. Ne vale la pena per questa esperienza tonificante e rigenerante.

Gli atleti da Usain Bolt a Floyd Mayweather a Cristiano Ronaldo e molti altri, usano la crioterapia per il recupero sportivo e per sovraperformare nelle competizioni atletiche. Questa tecnica di biohacking, considerati i risulati che offre, sta diventando sempre più popolare e accessibile.

Tutti conosciamo i benefici e le proprietà della luce del sole e l’effetto sulla nostra salute, sulla nostra pelle, sul nostro metabolismo e non per ultimo sul nostro umore.

Hai mai trascorso molto tempo in casa e hai iniziato a sentirti . . . spento? Il nostro corpo e il nostro cervello hanno bisogno di luce per funzionare al meglio. Non solo il sole ci fornisce una dose importante di vitamina D, ma ci aiuta in molti altri modi fisiologici ed emotivi. Diamo un’occhiata un po’ più da vicino, in particolare alle lunghezze d’onda della luce comprese tra 600 e 900 nanometri (nm). In che modo questa gamma di onde luminose ha un impatto su di noi e come possiamo usarla per biohackare il corpo?

Gli studi hanno dimostrato che il corpo risponde particolarmente bene alle lunghezze d’onda del rosso e del vicino infrarosso, che vanno da 600 a 900 nm. Questa particolare gamma di onde luminose viene assorbita dalla pelle a una profondità di circa 8-10 millimetri, a quel punto i cromofori mitocondriali assorbono i fotoni. Questo attiva un certo numero di sistemi nervosi e processi metabolici.

In termini più semplici, la terapia con luce rossa è diventata una forma sempre più popolare di biohacking usata per trattare una serie di condizioni. È stato dimostrato che allevia il dolore, riduce l’infiammazione, favorisce il ripristino del corretto funzionamento dell’organismo, ottimizza il metabolismo e potenzia il sistema immunitario.

HIIT, molto utilizzato nel bioacking, è l’acronimo di High Intensity Interval Training ed è un tipo di allenamento fisico che prevede l’alternanza di esplosioni di esercizi anaerobici ad altissima intensità.

Affinché l’HIIT sia efficace, è necessario raggiungere una frequenza cardiaca pari ad almeno l’80 percento della massima intensità per alcuni minuti intervellata da brevi pause di recupero. Le sessioni di allenamento di solito durano meno di 30 minuti. Migliori risultati si sono ottenuti con il sistema adottato da RedFitSpace in cui le sessioni di allenamento con dispositivi a carico di lavoro digitale durano al massimo 15 minuti.

È stato appurato infatti che l’HIIT migliora l’attività cardiovascolare in manierma maggiore dell’esercizio a bassa intensità. Inoltre, in uno studio del 2017 è stato accertato che In poche settimane di HIIT si conseguono significativi miglioramenti non solo sull’ingremento della massa magra e sulla riduzione del grasso ma anche miglioramenti nel controllo cognitivo, nella memoria e nella reattività mentale.

 

Il sonno è uno dei fattori più importanti che incidono sulla qualità della vita grazie alla sua principale funzione di rigenerazione. L’approccio migliore nel biohacking è quello di programmare il sonno in una routine prestabilita e dormire per un periodo di circa otto ore.

Nel biohacking si parla di igiene del sonno che altro non sono che dei piccoli accorgimenti da adottare prima di una buona dormita ristoratrice: tenere il telefono spento, non essere esposti a sorgenti elettromagnetici quali ad esempio il wi-fi del modem, avere cura di riposare senza soluzione di continuità, assicurasi di poter riposare in un ambiente silenzioso e privo di disturbi luminosi. Analogamente è necessario evitare di essere esposti a sorgenti luminose, quali smartphone, tablet e Tv prima di addormentarisi, per non confondere il cervello nella gestione del naturale ciclo cicardiano.

In realtà l’aspetto dell’influenza della luce sul nostro cervello, meriterebbe una trattazione a parte. La vita moderna tende ad essere separata dai ritmi naturali dell’alba e del tramonto, ma il nostro cervello usa ancora segnali luminosi per dirci quando alzarci o andare a dormire. Se gli occhi percepiscono la luce blu, viola o verde, il cervello pensa che sia ancora giorno e non produrrà la melatonina, l’ormone del sonno. Sfortunatamente, televisori, smartphone e schermi di computer emettono questo tipo di luce che unitamente alle luci a LED sono dei soppressori della melatonina.

E’ molto importante quindi limitare l’esposizione alla luce blu la sera. Un modo per farlo, oltre ad evitare l’esposizione è quello di utilizzare delle soluzioni software che i produttori dei device hanno oramai implementato nei loro dispositivi nel filtrare la luce blu.

Studi scientifici hanno dimostrato che l’esposizione alla luce artificiale di notte sopprime la produzione di melatonina e la luce blu, in modo particolare, può essere responsabile della sensazione di pigrizia al risveglio mattutino. Un’altro studio del 2017 sull’American Journal of Epidemiology ha anche trovato un forte correlazione tra l’esposizione alla luce notturna e la depressione. E ci sono anche alcune prime ricerche che collegano i livelli più bassi di melatonina al cancro.

Quali rimedi adottare quindi?  Come detto, ridurre o limitare il tempo di esposizione davanti a tali sorgenti luminose la sera. Se ciò non fosse possibile si può ricorrere all’utilizzo di speciali occhiali che filtrano la luce blu delle sorgenti luminose.
Non dormire a sufficienza è stata correlata all’obesità, diabete, ipertensione, malattie cardiache, ictus e cattiva salute mentale. Gli esperti raccomandano sette o otto ore di sonno ininterrotto.

Il digiuno intermittente consiste nel creare delle finestre temporare tra un pasto ed un altro. Esistono diversi approcci al digiuno intermittente. Generalmene si utilizzano due finestre temporali: 16/8 che consiste nel mangiare in una finestra temporale di 8 ore e digiunare per le successive 16.

I digiuni Eat-Stop-Eat prevedono di non mangiare per un giorno intero per una o due volte alla settimana. Infine il digiuno intermittente 5/2 che prevede di mangiare normalmente, tranne due giorni alla settimana in cui si dovrebbero assumere pasti per un totale di 500/600 calorie.


Alcuni studi su tale metodica hanno dimostrato una correlazione diretta nella perdita di peso, su una migliore funzione celebrale e persino una maggiore durata della vita.

E’ necessario che la pratica del digiuno intermittente non è per tutti ed è pertanto chiedere consiglio al proprio medico in particolare nei casi di cui si è in presenza di disturbi alimentari o di una grave condizione medica.

Nel biohacking, la meditazione e la respirazione occupano un posto molto importante. Molti sono infatti i benefici della respirazione consapevole, dal supporto immunitario al sollievo dallo stress anche se i benefici sulle varie pratiche di respiro e di metitazione sono conosciuti da tempo.  Varie forme di respirazione sono esistite in molte culture asiatiche per quasi 5.000 anni. Dal concetto di respirazione Pranayama in India, una tecnica che è diventata popolare nello yoga moderno, alla respirazione profonda e ritmica usata nel Qigong cinese ed anche il respiro intenzionale è tutt’altro che una nuova pratica.

Tra il “digiuno dell’ossigeno” per le prestazioni atletiche e la respirazione con le labbra increspate per migliorare la salute respiratoria, la respirazione intenzionale è diventata una pratica ampiamente accettata. Una maggiore concentrazione, riduzione dello stress e una maggiore capacità polmonare sono solo alcuni dei vantaggi spesso propagandati di un lavoro respiratorio regolare. I suoi presunti benefici per la salute hanno anche attirato l’attenzione di recente con l’aumento del COVID-19. 

Molto spesso l’importanza della respirazione viene sottovalutata. Eppure il respiro ha ripercussioni dirette sui livelli di energia, sul recupero fisico, sulla perfomance di un attività fisica, sulla concentrazione, sulla gestione dell’ansia, sulla riduzione dello stress, sull’acquisizione di una maggiore consapevolezza e molto altro ancora.

Studi recenti mostrano che il pensiero analitico blocca le emozioni e l’empatia. La maggior parte delle persone va in giro con il cervello in modalità analitica: lavori, risolvi problemi, pensi al futuro o al passato, pianifichi gli aspetti pratici della tua vita e così via. La mente analitica è uno strumento prezioso ed è importante affinarlo, ma è solo metà dell’equazione. Il pensiero razionale è essenziale ma a volte è necessario calmare la mente analitica ed accedere a stati alterati di coscienza per ottenere benefici fisici e psichici. Affinche ciò avvenga è necessario ricorrere alla respirazione consapevole, alla meditazione, alla gratitudine.

La meditazione è il modo più semplice per mettere a tacere la mente. La meditazione consente di attingere a uno stato di quiete interiore e che inevitabilmene riflette benefici fisici e psichici. Non sorprende, quindi, che la meditazione aumenta la creatività, riduce lo stress e l’ansia ed alimenta uno stato di serenità. Quando si accede alla calma interiore, si diviene meno reattivi. Le negatività dei pensieri tossici diminuiscono.

La respirazione consapevole, nel biohacking viene equiparata ad un freno alla vita frenetica, all’ansia ed allo stress.

Intervista al dott. Massimo Gualerzi

Le sedute di crio vengono utilizzata per la riduzione dei processi infiammatori e il rapido recupero post attività sportiva o trauma, ma anche in ambito Antiage e Biohacking non solo per la riduzione dell’infiammazione cronica e quindi dell’invecchiamento, ma anche per il miglioramento della circolazione (riduzione del ristagno di liquidi) e per l’accelerazione del metabolismo basale che aiuta nei processi di dimagrimento e di mantenimento del peso.

Dave Asprey

Asprey ha detto che si aspetta di vivere fino a 180 anni. Nel 2019, Asprey ha affermato di aver speso almeno $ 1 milione di “hackerare la propria biologia”, incluso farsi iniettare le proprie cellule staminali, assumere 100 integratori giornalieri, seguendo un rigido dieta, fare il bagno nella luce infrarossa, usare una camera di ossigeno iperbarica e indossare lenti speciali quando si vola o si usa un computer. Asprey ha incontrato sua moglie, Lana Asprey, un medico, a una conferenza anti-invecchiamento. Vivono nell’isola di Vancouver , in Canada. [5] Asprey ha anche parlato di come il biohacking abbia avuto un impatto positivo sulla sua salute sessuale. [49] Dice che seguire la dieta Bulletproof “antiproiettile” ed ha aiutato sua moglie con la sua sindrome dell’ovaio policistico