Ambiente Lecce Pericolo amianto tra i ruderi dei canali per l’irrigazione: beffa dalla chiusura del Consorzio La denuncia arriva dall’assessore all’Ambiente, Andrea Guido: “Adesso vogliono chiudere il carrozzone Li Foggi”. Km e km di fatiscenti canali in cemento abbandonati da anni ... 09/08/2016 a cura della redazione circa 3 minuti La denuncia arriva dall’assessore all’Ambiente, Andrea Guido: “Adesso vogliono chiudere il carrozzone Li Foggi”. Km e km di fatiscenti canali in cemento abbandonati da anni e che potrebbero rimanere lì in seguito a una eventuale chiusura del Consorzio di Bonifica Ugento E Li Foggi. La denuncia arriva dall’assessore all’Ambiente, Andrea Guido: “Potrebbe essere la beffa che segue il danno. Si tratta di km e km di strutture fatiscenti in cemento armato che un tempo sarebbero dovute servire a distribuire l’acqua per l’irrigazione nelle aree interessate dal Consorzio di Bonifica Ugento e li Foggi e che oggi risultano abbandonate da chissà quanti decenni. Una sorta di acquedotto in perfetto stile romano, con la differenza che qui il valore storico ed artistico e quello legato all’utilità non esistono. Canali sopraelevati a vista, diroccati e completamente arrugginiti nella loro armatura in ferro. Un bel colpo d’occhio paesaggistico, un bel ricordino del governo regionale difeso fino alla fine dalla reverente sinistra cittadina. Un ricordino che porta con se degrado ambientale, squallido impatto paesaggistico, inquinamento e menefreghismo estremo, pericolo per uomini e animali e, al contempo, un ricordino che sa tanto di grande beffa”. La storia dei rapporti tra l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Lecce e il Consorzio di Bonifica Ugento e li Foggi, istituzione regionale di autogoverno preposta alla manutenzione delle opere di bonifica, è stata segnata, negli ultimi 4 anni, da attacchi e denunce da parte dell’Assessore Guido nei confronti dell’operato dell’ente o, più precisamente, nei confronti delle sue mancanze. Ogni anno, infatti, sono volate parole dure da parte dell’amministratore leccese affinché venissero assolti gli obblighi annuali del consorzio e svolti gli interventi dovuti di manutenzione dei canali di bonifica, di dragaggio e disostruzione delle foci al fine di scongiurare il rischio di ristagnamento delle acque e le gravi conseguenze di carattere idrogeologico. “I depositi fangosi lasciati dalle acque canalizzate ogni volta rischiano di modificare il regime di movimento delle stesse - ha sempre sostenuto Guido che ogni anno ha dovuto sudare sette camicie per richiamare l’organo ai suoi doveri - e danno vita ad un’infestazione di erbe spontanee che crescono lungo i corsi e sui letti stessi e al proliferarsi di insetti dannosi come le zanzare che si moltiplicano in tutte le aree vicine. Oggi, poi, dopo la notifica delle richieste di pagamento e le successive ingiunzioni per servizi inesistenti da parte della Regione Puglia a danno di tutti quei leccesi che posseggono terreni agricoli o residenze estive nelle aree del Consorzio di Bonifica per diverse centinaia di euro; dopo il totale fallimento degli scopi e delle finalità dell’ente e dopo lo smantellamento della sede leccese, il rischio - sostiene l’assessore - è che la Regione Puglia, con il pieno sostegno della solita miope, demagoga e ossequiosa sinistra cittadina, si disfi di questo vecchio carrozzone che finora ha potuto solo danneggiare territorio e cittadini e ci lasci come ricordo e beffa estrema questa grande rete fatiscente, squallida e pericolosa a guisa di piccolo ecomostro e come monito per il futuro. Ma noi di moniti e avvertimenti non ne abbiamo bisogno - conclude l’Assessore Andrea Guido - e già da domani i tecnici dell’Uffici Ambiente avvieranno le procedure per conoscere se tra le componenti dell’immenso rudere sia compreso o meno amianto spolverante in modo da poter chiedere un legittimo ed urgente intervento dell’ARPA e degli altri organi preposti al controllo e alla difesa del territorio”.
Ambiente La campagna di prevenzione incendi dei Carabinieri Forestali 18/05/2024 Dal 1° giugno, pattugliamento capillare del territorio, in particolare lungo il perimetro delle zone boschive, per accertare eventuali violazioni.
Ambiente Salvemini: ''Dopo la bandiera blu: come cambieranno le nostre marine'' 18/05/2024 II sindaco ha illustrato stamattina a San Cataldo il prossimo futuro delle marine secondo i programmi della nuova amministrazione Salvemini.
Ambiente Xylella, polo specialistico per ricostruire il Salento: solo 3 milioni di ulivi resistenti reimpiantati 17/05/2024 Per Coldiretti Puglia sono 21 milioni gli ulivi infetti e oltre 183.000 ettari contaminati. Serve una stretta per la rigenerazione.
Ambiente Bandiere Blu 2024: entra anche Lecce tra le località del Salento 14/05/2024 Ufficializzata la classifica dell'edizione 2024 dell'ambito riconoscimento che vede la Puglia a pari merito con la Liguria.
Ambiente Bandiere Blu, la soddisfazione dei sindaci salentini 14/05/2024 La provincia di Lecce sempre più meta turistica di qualità, grazie all’impegno e al lavoro di squadra delle amministrazioni, delle imprese del settore, delle associazioni e delle comunità, che la vivono tutto l’anno.
Ambiente Voci, suoni e colori: un corteo di bellezza per salvare il bosco d’Arneo 14/05/2024 Sabato scorso a Lecce la manifestazione in difesa di uno degli ultimi boschi del Salento, minacciato dal progetto di ampliamento del Nardò Technical Center di Porsche.