Tap, tecnici nell’area del cantiere: spunta una recinzione, interviene la polizia locale

Nella prima serata di ieri alcuni tecnici hanno effettuato un sopralluogo nel cantiere del gasdotto, ironico Potì: “Chi opera così non è trasparente”. Duro commento della Poli Bortone: “Un fatto di arroganza”. Si sono presentati nella zona del cantiere Tap, nella prima serata di ieri, alcuni tecnici della ditta incaricata dei sondaggi archeologici, per effettuare un sopralluogo e alcuni rilievi fotografici: un intervento non passato inosservato agli attivisti del comitato No Tap, che presidiano la zona. Sul posto, dove è stata collocata una recinzione per delimitare l’area, sono stati chiamati gli uomini della polizia locale, ma, al loro arrivo, le operazioni erano già concluse. Sarcastico il commento del primo cittadino di Melendugno, Marco Potì, che sui social ha commentato: “Io non mi fido assolutamente di chi intenderebbe iniziare (per finta!) un'immensa opera 'strategica' e di 'pubblica utilità', di domenica sera alle ore 19, durante la festa della Madonna, a poche ore dalla decadenza dell'autorizzazione unica, recintando in modo alquanto approssimato un'area poco più grande di un'aia. Solo chi vuol operare nelle tenebre e senza trasparenza si comporta cosi". Duro il commento oggi anche di Adriana Poli Bortone che scrive: “Quello di Tap è l’ennesimo fatto di arroganza che fa capire in modo lampante che ci sono interessi talmente forti da superare la volontà, ripetutamente espressa dai cittadini e dagli stessi amministratori locali, di mantenere la vocazione turistica di un luogo ormai conosciuto anche al di là dei confini nazionali. I parlamentari tutti, invece di dire in Salento una cosa e a Roma un’altra, farebbero bene a mobilitarsi a tutela della propria terra, altrimenti bisogna constatare che anche loro rispondono a logiche differenti”.