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Tap, nessun segno dei lavori. Il sindaco pensa ad un esposto in Procura

La società comunica di aver formalmente consegnato l’appalto, ma non ci sono segni evidenti sul cantiere. Nessuna novità sul cantiere Tap. La multinazionale aveva garantito che ...

La società comunica di aver formalmente consegnato l’appalto, ma non ci sono segni evidenti sul cantiere. Nessuna novità sul cantiere Tap. La multinazionale aveva garantito che entro il 16 maggio sarebbero partiti i lavori, procedendo a compiere le bonifiche belliche e una valutazione archeologica preventiva, ma nella giornata di ieri non c’è stata alcuna iniziativa. Il sindaco Marco Potì valuta la possibilità di presentare un esposto in Procura, per capire se sono ravvisabili i reati di falso in atto pubblico o falso ideologico. Per l’amministrazione, se la società non rispetterà il termine del 16 maggio, entro il quale Tap avrebbe dovuto preparare le aree di cantiere a terra e scavare il pozzo di spinta del microtunnel, sarà inadempiente. Nelle scorse ore, il country manager Michele Mario Elia aveva ribadito che l’inizio dei lavori sarà rispettato, partendo dalla consegna formale avvenuta ieri: “Si può partire da una recinzione, dalla posa di cartelli, dalla verifica dei territori. Tutto questo sta avvenendo”. “Un lavoro così complesso deve cautelarsi che non ci siano problemi nelle fasi dei lavori. Quindi la cura nella scelta delle imprese non è una esclusione delle imprese pugliesi ma è la ricerca di chi è nelle condizioni migliori per poter garantire certi servizi», All’approdo di San Foca non ci sono alternative: la dichiarazione di pubblica utilità e l'autorizzazione che abbiamo ricevuto si riferiscono a quel progetto, con tutte le prescrizioni, 66, che ben vengano perché l'opera sia inserita nel miglior modo nella realtà ambientale pugliese”.

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