Cronaca Nardò 

Donna ustionata in casa, arrestato il convivente per tentato omicidio

I poliziotti del commissariato di Nardò hanno tratto in arresto Alberto Antico, il 42enne del posto, convivente della donna, che a seguito di una lite le avrebbe buttato del liquido infiammabil...

I poliziotti del commissariato di Nardò hanno tratto in arresto Alberto Antico, il 42enne del posto, convivente della donna, che a seguito di una lite le avrebbe buttato del liquido infiammabile, accendendo il fuoco e procurandole gravi ustioni. “Un incidente mentre accendevo il camino”. Si era giustificato in questo modo il convivente della 52enne di Neviano, gravemente ustionata in casa, a Nardò, il 9 dicembre scorso. Ma a quella versione gli agenti del commissariato di polizia locale non avevano mai creduto davvero. Ecco perché, nella serata di ieri, hanno tratto in arresto Alberto Antico, 42enne, con l’accusa di tentato omicidio, per aver gettato addosso alla sua convivente del liquido infiammabile, accendendo il fuoco e causandole gravi ustioni al volto e al petto. La donna è tuttora ricoverata in prognosi riservata al centro grandi ustionati dell'ospedale Perrino di Brindisi con ustioni di terzo grado al volto, al torace e alle mani. Gli inquirenti sono risuciti ad ascoltarla solo dopo alcuni giorni e grazie alla sua testimonianza hanno ricostruito cosa è accaduto in casa della coppia la sera del 9 dicembre. All'origine del folle gesto un banale litigio al culmine del quale Antico avrebbe minacciato apertamente la donna dicendole: "Vuoi vedere che ti do fuoco?" Dalle parole sarebbe passato ai fatti gettandole addosso una bottiglia di alcol mentre era seduta sul divano appiccando le fiamme con un accendino. La 52enne si è precipitata in bagno per spegnere il fuoco che le avvolgeva il volto con l'acqua del rubinetto. Non senza esitazione, a chiamare i soccorsi è stato lo stesso 52enne che ha minacciato la donna intimandole di non raccontare quanto accaduto. All'arrivo del 118 la situzione della 52enne era già compromessa e un ulteriore ritardo avrebbe potuto costarle la vita. Alla Volante del Commissariato Antico ha raccontato di un incidente cojn un petardo e poi con delle foglie secche non risucendo, tuttavia a convincere gli investigatori. Le indagini sul passato dell'uomo hanno evidenziato che in più occasioni si era reso responsabile di atti di violenza nei confronti della ex moglie dalla quale aveva avuto tre figli, tanto da rimediare una misura cautelare di allontanamento dopo la denuncia della donna. Anche l'attuale convivente, con la quale aveva avviato una relazione quattro anni fa, sarebbe stata più volte malmenata e minacciata di morte.   Da qui la decisione della pm Maria Vallefuoco di formulare la richiesta di custodia cautelare, convalidata dal gip e culminata con l'arresto all'alba di oggi ad opera degli agenti del Commissariato di Nardò. Il 41enne rischia fino a 16 anni di carcere, la sua vittima, invece è ancora molto grave e se risucirà a salvarsi avrà il volto sfigurato per tutta la vita. 

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