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Impianti per produzione di biometano a Lecce e Soleto, opposizione di Sinistra Italiana Salento

Il Segretario provinciale Danilo Scorrano interviene per denunciare l’aggressione del territorio da parte di privati con impianti invasivi.

Sinistra Italiana Salento, tramite il Segretario provinciale Danilo Scorrano, interviene ancora una volta a denunciare l’aggressione del territorio da parte di privati con impianti invasivi, in località con ben altra vocazione, e come, sempre più spesso, accade senza alcun coinvolgimento delle comunità locali.

''In agro di Lecce, in località Caforie, ma molto più vicino ai comuni di Surbo e Trepuzzi dovrebbe sorgere un impianto per la produzione di biometano a cura della società Agrienergia Circolare Srl con sede a Roma. Nella zona individuata insistono già altri impianti, come una centrale termica, un inceneritore di rifiuti ospedalieri, una raffineria petrolifera ed altri. Oltra a tutto questo, che già basterebbe, per porre seri dubbi sull’opportunità di tale insediamento, l’impianto sorgerebbe a 500 metri dalla splendida abbazia di Cerrate e in una zona, che negli anni ha visto imprenditori locali investire nella ricettività e nella ristorazione di qualità ristrutturando antiche masserie, rispettando ed esaltando la vocazione turistico- culturale di quel territorio. Il segnale che si può fare economia con pratiche non invasive, anzi rispettose dell’ambiente circostante e utili ad una crescita economico-sociale compatibile con il territorio''.

''La contrarietà delle amministrazioni comunali di Surbo e Trepuzzi e delle comunità locali, non può che vederci solidali e a sostegno di questa battaglia. Meno convinta la maggioranza che regge la città di Lecce, che sembra appellarsi e affidarsi alle conclusioni tecniche post verifiche e pareri, come se, in questi casi, la politica non avesse un ruolo e non debba decidere del modello di sviluppo del proprio territorio. E’ un odioso ripetersi di situazioni simili, agli onori delle cronache c’è un progetto presentato per un impianto di grosse dimensioni da realizzarsi nel comune di Soleto. Un’area che, come tutti sanno, non potrebbe ospitare alcunchè, vista l’alta concentrazione di agenti inquinanti rivenienti dagli impianti già presenti''.

''Si continua a perseguire una politica che vede il Salento “assaltato” da progetti di impianti industriali, la cui pubblica utilità, spesso, non si riesce a capire, che determinano consumo di suolo, emissioni, inquinanti o odorigene, in mancanza di un minimo di programmazione e in barba alle volontà di amministrazioni e comunità locali. Nessuna preclusione ideologica, ma il rispetto della salute, dell’ambiente e delle volontà popolari devono essere il faro che ci deve guidare nelle scelte'', conclude Scorrano.


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