Cronaca Politica Santa Cesarea 

Incendi a Santa Cesarea, il gruppo Guarda Oltre: ''Il sindaco deve dimettersi''

I consiglieri comunali Claudio Mangia, Salvatore Cazzato ed Emanuele Pispico accusano il primo cittadino di inadempienza amministrativa.

''I fatti di ieri non hanno precedenti. Mai nel nostro Comune c’è stato un incendio di simile portata. Tuttavia, la straordinarietà di quanto successo non può e non deve essere una giustificazione all’inadempienza amministrativa. Lo diciamo chiaramente: noi oggi siamo arrabbiati e non intendiamo assistere ad ulteriori prese in giro. Ora è il momento della responsabilità, che sia nei fatti e non solo negli slogan elettorali. È il momento della verità, di ammettere di aver compiuto degli errori. L’Amministrazione comunale ha le stesse responsabilità di chi eventualmente ha appiccato l’incendio. Il Sindaco e i suoi consiglieri, che amministrano Santa Cesarea Terme da 11 anni, non hanno fatto nulla per impedire questa tragedia annunciata''.

Lo affermano in una nota i consiglieri comunali del gruppo Guarda Oltre Claudio Mangia, Salvatore Cazzato ed Emanuele Pispico, che aggiungono: ''Non solo decine di alberi secolari, veri e propri monumenti del nostro territorio, sono stati distrutti ma, soprattutto, non è stata garantita la sicurezza minima ai cittadini. Se quanto accaduto ieri fosse successo in estate, non osiamo immaginare quanto più gravi sarebbero state le conseguenze. Pasquale Bleve, responsabile della sicurezza del nostro comune, non può in alcun modo continuare ad esercitare il suo ruolo: deve dimettersi!''

''Lo deve fare perché nessuno ha controllato che l’ordinanza di pulizia dei terreni sia stata rispettata: se i terreni fossero stati adeguatamente curati, l’incendio non si sarebbe propagato così velocemente. Inoltre, da mesi segnaliamo l’incuria del Parco Robinson, uno dei luoghi distrutti dalle fiamme, la cui proprietà è comunale e la cui mancata manutenzione è ancora più inaccettabile. Così come segnaliamo l’erba secca e i roghi che infestano via Belvedere, luogo dell’incendio. Nessuno ha fatto nulla per impedire una tragedia annunciata da anni e dai numerosi incendi verificatisi, gli ultimi dei quali sono avvenuti il 18, il 19, il 30 agosto e il 9 settembre''.

''La totale inadeguatezza dell’attuale amministrazione è confermata dall’ordinanza pubblicata oggi, che prevede 'l’immediata costituzione di un Centro Operativo Comunale'. Nel copia e incolla del testo, il sindaco ha dimenticato di effettuare le opportune modifiche e, quindi, l'ordinanza fa riferimento all’allerta meteo del 5 gennaio 2020''.

''In undici anni non è stato investito un euro nella prevenzione e nella vigilanza dei luoghi, nella sicurezza e nella tutela del nostro paesaggio. Nessuna fototrappola, nessuna manutenzione, nessun presidio, nessuno strumento di prevenzione degli incendi, o aggiornamento sulla realizzazione dell’impianto antincendio. Unidici anni di immobilismo che alla fine hanno portato alla distruzione totale e materiale della nostra città. Il sindaco e la sua maggioranza devono assumersi le proprie responsabilità e dimettersi'', concludono.


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