Cronaca Politica Lecce 

Situazione carceri, Osapp Puglia contro la proposta di Delmastro

Il Sottosegretario alla Giustizia intende riportare i detenuti stranieri nei loro paesi, ma nessuno li riprende. Per il segretario Ruggiero Damato il governo ignora che il sistema carceri va globalmente ripensato.

Il Segretario Regionale Osapp Puglia, Ruggiero Damato, analizzandolo, le ultime dichiarazioni su La Repubblica ed altre testate giornalistiche, del Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove, il quale afferma che il problema delle carceri sia solo il sovraffollamento dovuto da molti detenuti stranieri, per cui se si mandassero nei propri paesi il problema delle carceri si risolverebbe (ricordo a noi stessi che tale affermazioni e senza accordi con i paesi di provenienza degli stranieri e semplice utopia e propaganda politica), ma tali dichiarazioni visto la gravità della situazione delle carceri ci appaiono alquanto irresponsabili poiché innescano ulteriore rabbia, in particolare tra i reclusi, e certificano che lo stesso sottosegretario è letteralmente scollegato dalla realtà.

''Andiamo nel merito - afferma Damato - e se non si volesse dare troppa retta a chi rappresenta donne e uomini della Polizia Penitenziaria, basterebbe dare un'occhiata alla realtà dei numeri ufficiali al 31 gennaio degli anni 2022, 2023 e 2024 per riscontrare che l'organico del Corpo effettivamente in servizio erano, rispettivamente: 36.155, 36.101, 35.998 (erano 40.134 al 31 gennaio 2010) dati inconfutabili, ma diciamo ancor di più, l'organico è in costante decremento nonostante gli accresciuti compiti , di contro si assiste all'aumento esponenziale del numero dei detenuti, ma il buon Delmastro continua a dichiarare che le piante organiche sono state rafforzate e che si stiano avvicinando alla loro completezza. Ciò è un deleterio''.

Continua Damato: ''La verità è che le carceri sono state abbandonate e il Corpo di Polizia Penitenziaria bistrattato, in maniera trasversale, pressoché da tutti i Governi che si sono succeduti da almeno 20 anni a oggi, il Governo in carica a nostro parere ma sono i numeri che lo certificano, non ha fatto nulla di veramente concreto anzi sta dando false aspettative sia a chi custodiamo e che sta reagendo con rivolte e disordini quotidiani, mentr le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria reagiscono chiedendo in massa di andare in pensionamento anticipatamente pur sapendo di ridurre notevolmente l'assegno di pensione''.

''Illustrissimo Delmastro, la sua gestione come delegato politico alla Polizia Penitenziaria, molto negativo e preoccupante, è la riduzione del corso di formazione degli agenti a soli 60 giorni effettivi allo scopo di accelerarne l'effettiva immissione in servizio mettendo in ruolo agenti, non formati, mandati allo sbaraglio e alla mercede di criminali che hanno trasformato le carceri in piazze di spaccio e luoghi di aggregazione criminale. Chiediamo a Del Mastro a cosa sia utile immettere in servizio donne e uomini in divisa non adeguatamente formati e preparati alla complessità delle carceri, specie nell'attuale situazione emergenziale, se non a mandarli allo sbaraglio mettendo ancora di più a rischio la tenuta dell'intero sistema?

''Infine, invitiamo il Capo del DAP, anziché proporre l'allungamento dell'età pensionabile di due anni, cioè a 62 anni pur in forma volontaria, si unisca a noi nel chiedere assunzioni adeguate al reale fabbisogno, quantificato dallo stesso DAP in almeno 18mila unità ulteriori sulla previsione di 51mila detenuti e non dei 61.500 attuali. Per cui invitiamo il sottosegretario Del Mastro ad astenersi in tali affermazioni, e abbia il coraggio del confronto pubblico in qualsiasi trasmissione con la scrivente organizzazione che da mesi e mesi lo chiede e che sistematicamente viene ignorato. Per cui, se è così convinto di possedere la verità, perché fugge dal confronto? Noi lo sappiamo il motivo, perché mente pur sapendo di mentire sulle reali situazioni delle carceri e soprat-tutto sulle aberranti condizione che vivono donne e uomini della polizia penitenziaria di cui esso ha la delega, Sot-tosegretario abbia uno scatto di coraggio e indica un incontro pubblico su qualsiasi testata televisiva, sa dove trovarci'', conclude Damato.


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