Politica 

il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli a Lecce, incontro con terzo settore e Poli Bortone

Oggi l'incontro con cittadini e associazioni

Un filo diretto del Governo con Adriana Poli Bortone sindaco per fare di Lecce una città inclusiva. Lo ha assicurato  il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, questa mattina, all'Open Space, in piazza Sant'Oronzo, accogliendo l'invito della candidata a sindaco per il centrodestra ad un incontro con le associazioni del terzo settore che si occupano di persone con disabilità.


«Il Peba (Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche, è molto importante ma è rimasto a livello di studio, non ha prodotto alcun effetto concreto sul territorio. Certamente prenderemo atto di questo studio, così come presteremo attenzione a tutte le possibilità di finanziamento. E poi dialogheremo con le associazioni e i cittadini. Le consulte sono rimaste solo sulla carta. La nostra idea progettuale è quella di mettere in atto tutti gli strumenti  di partecipazione attiva e di confronto continuo con tavoli permanenti con tutte quante le categorie che rappresentano le antenne delle esigenze della nostra città, prendendo in considerazione problemi grandi e piccoli, tendendo conto delle nuove fragilità e delle problematiche che aumentano in modo esponenziale come l’autismo  che richiedono profondi cambiamenti all’interno della società, partendo dalla scuola che deve essere vero sostegno per le famiglie, con personale altamente specializzato su questa disabilità, garantendo la continuità dell’insegnamento di sostegno che per i bambini e i ragazzi neuro divergenti è una necessità imprescindibile per creare un canale comunicativo efficace.

Nei giorni scorsi  inoltre ci siamo confrontati con le persone non vedenti - ha spiegato - i quali hanno progetti soprattutto di turismo sociale  di particolare rilievo”, ha evidenziato la candidata sindaco per il centrodestra Adriana Poli Bortone.

 

Il ministro Alessandra Locatelli ha sottolineato come “In Italia l'ultimo rapporto parla di oltre 13 milioni di persone con disabilità, dalle forme più gravi a quelle più lievi. Nelle scuole i numeri sono in crescita esponenziale. Questo ci dice che se non passiamo  dall’ottica dell'assistenzialismo e da una visione penalizzante della persona con disabilità ad un approccio diverso non riusciremo ad avere una comunità forte. Il Decreto  introduce il Progetto di vita che coinvolge i Comuni e gli enti del territorio, oltre che coloro i quali lavorano nella presa in carico della persona. Oggi per accedere ad un servizio si  deve bussare a mille porte. L'obiettivo del Progetto di vita è quello di semplificare e ridurre le fatiche delle persone con disabilità e delle famiglie, mettendo insieme un’equipe multidimensionale.

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