Politica Lecce 

Impianto a Masseria Ghetta, è ancora botta e risposta tra i sindaci di Trepuzzi, Surbo e Lecce

Scontro tra i sindaci dei due comuni e il primo cittadino del capoluogo sulla localizzazione di un nuovo impianto di trattamento rifiuti

«Non ci risulta, e per la verità non risulta, stando alle condivisibili dichiarazioni rese in questi ultimi giorni, neanche all'assessore regionale Maraschio, che il Piano  dei rifiuti approvato in Consiglio  Regionale preveda una qualsiasi localizzazione, nell'ambito della Provincia di Lecce, di un impianto di compostaggio. Il Piano prevede, come è giusto che sia, il fabbisogno di conferimento da garantire. Continua il botta e risposta tra i sindaci di Surbo e Trepuzzi e il primo cittadino di Lecce divisi sulla localizzazione di un impianto di compostaggio a Masseria Ghermi



«Se il Sindaco di Lecce avrà la bontà di indicarci puntualmente la presunta scelta operata nel Piano ne prenderemo atto, conservando, come è giusto che sia, il diritto di esprimere, nelle sedi competenti per l'approvazione del progetto, le relative valutazioni, istituzionalmente dovute. Prima, però, il Sindaco di Lecce, delegato Ager, indichi la presunta previsione del Piano» scrivono in una nota congiunta i sindaci Taurino e Trio.

«Il soggetto abilitato a presentare progetti è il cosiddetto “ente di gestione ambito territoriale ottimale operativo” che nella nostra regione rimanda all’AGER. Che ricordiamo ai sindaci di Trepuzzi e Surbo è appunto l’agenzia dei comuni della Puglia che procede per legge all'affidamento della realizzazione e della gestione degli impianti nonché all'affidamento del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani. Quindi pubblica per definizione- scriveva ieri il sindaco Carlo Salvemini - così come è noto - perché pubblico e trasparente - il protocollo d’intesa siglato tra Regione, ANCI, AGER, Conai per rafforzare le strutture tecniche di progettazione per la gestione dei bandi PNRR. Il progetto che verrà candidato per il finanziamento - e che prevede come localizzazione l’unica proposta pervenuta dal Comune di Lecce, all’esito di un’istruttoria rispettosa dei criteri urbanistici, ambientali, paesaggistici previsti dal PRGRU - verrà quindi presentato al Ministero da AGER che ha proceduto a formale incarico di progettazione già consegnato ed in sede di verifica. E che se finanziato - così come gli altri previsti a Foggia e Molfetta perché presentati da soggetto pubblico - verrà gestito da soggetto pubblico. Nello specifico una newco, partecipata da comuni e Regione, tramite AGER E AQP, la cui costituzione è in dirittura d’arrivo e che costituirà un modello gestionale innovativo a livello nazionale».

Sorprende infine che un modello di gestione del ciclo dei rifiuti - che disegna un modo totalmente pubblico - venga considerato dai sindaci di Trepuzzi e Surbo superato dalla presenza di un impianto privato. Tra l’altro largamente insufficiente ai bisogni della provincia di Lecce.

Non abbiamo affatto sostenuto che non si debba, se c'è ancora il tempo, cooperare perché Ager possa presentare un progetto pubblico per la realizzazione di un impianto pubblico; abbiamo evidenziato che ad oggi non è stato presentato ovvero, se è stato presentato, non abbiamo ancora avuto il modo di vederlo e, quindi, di poterlo valutare. Sarà il miglior progetto immaginabile, ma vorremmo conoscerlo. E, ovviamente, vorremmo cooperare perché il tutto avvenga compatibilmente con i tempi previsti per l'accesso ai finanziamenti del PNRR».



«C'è un solo modo per ricondurre il confronto a ragionevolezza e serietà istituzionale: verifichiamo insieme le previsioni del Piano Regionale e vediamo il progetto pubblico per la gestione pubblica. 

Prima ed a prescindere da questo, e cioè dal minimo di trasparenza necessario, è veramente complicato anche solo immaginare una soluzione condivisa – scrivono Taurino e Trio - del resto, se lo stesso sindaco di Lecce parla di un affidamento di un incarico di Ager per la progettazione dell'impianto è chiaro che il progetto ancora non c'è; in quell'area l'unico progetto è quello legittimamente presentato da imprenditori privati; forse sarebbe stato opportuno dare informazioni, che non sono state date, nelle sedi istituzionali, ma c'è ancora il tempo per verificare.



Vorremmo rasserenare il Sindaco Salvemini delegato Ager che, carte alla mano, abbiamo presentato formale richiesta di accesso agli atti in data 21 gennaio 2022, per avere copia della documentazione, e con immensa sorpresa (ma non troppa) abbiamo verificato che al momento l’unico progetto candidato, relativo alla realizzazione di un impianto di compostaggio in agro di Lecce in Località Masseria Ghetta, risulta essere quello di ATI Calabra Maceri & Altri. Nell’istanza, promossa dal soggetto privato, di cui risulta essere destinatario anche il Sindaco di Lecce Salvemini, si legge inoltre che: “Il presente progetto nasce in risposta alla disponibilità, manifestata dal Comune di Lecce in occasione dell’incontro del 29/11/2019, di ospitare sul proprio territorio un pubblico impianto di compostaggio funzionale a colmare una delle più importanti carenze impiantistiche che impediscono la corretta chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti urbani nell’ambito del territorio provinciale di Lecce”. 


Così come nella premessa della relazione del progetto presentata dall’ATI Calabra Maceri & Altri si legge, citiamo testualmente: “Preso atto dei risultati dell’istruttoria esperita dai competenti uffici del Comune di Lecce, la scrivente ha quindi redatto il presente progetto con l’obbiettivo di velocizzare le procedure volte alla realizzazione di un’infrastruttura che, viene concepita come IMPIANTO PRIVATO per il trattamento di frazioni organiche provenienti dal libero mercato e da soggetti privati operanti sul territorio sia regionale che extraregionale nonché per il conferimento di fanghi provenienti da impianti depurativi civili (sia regionali che extraregionali). Il quantitativo di rifiuti previsti nel presente progetto sono garantiti dal partner CALABRA MACERI E SERVIZI S.P.A., azienda specializzata operante sull’intero territorio nazionale. Nella redazione del progetto, la scrivente ha tenuto in adottato le migliori tecnologie disponibili in tema di compostaggio, adottando per l’impianto proposto, la tecnologia mista aerobico/anaerobico, che offre allo stato dell’arte, le migliori garanzie di qualità del prodotto finale (compost di qualità) e di sostenibilità economica ed ambientale”. Tutto il resto lascia il tempo che trova, ma non risolve, anzi aggrava, i serissimi problemi che affliggono la gestione del ciclo dei rifiuti». 






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