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Centro Porsche di Nardò, Pagliaro: ''Trasparenza su piano sviluppo ed espropri''

Il consigliere regionale e capogruppo de La Puglia Domani chiede che la Regione risponda ad una sua interrogazione di 4 mesi fa.

''Sulle opacità del piano di sviluppo da 450 milioni del Centro Tecnico Porsche di Nardò avevamo acceso per primi i riflettori già a settembre 2023, contestando in un’interrogazione urgente (alla quale non è mai giunta risposta) il presupposto della pubblica utilità posto alla base del progetto avallato dalla Regione Puglia. Dopo il polverone sollevato sulla legittimità degli espropri e sul sacrificio ambientale di 351 ettari da disboscare fra Nardò e Porto Cesareo per ampliare il Centro Porsche, che occupa già 700 ettari nel territorio di Nardò, l’azienda presentò un tardivo e approssimativo piano delle compensazioni, maldigerito e rispedito al mittente da molti proprietari e contestato da cittadini e ambientalisti, nel silenzio assordante della Regione determinata invece a procedere con il progetto''.  Lo afferma in una nota il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia Domani.

''Ribadisco la mia posizione, cristallizzata in quella interrogazione di oltre quattro mesi fa: sono dalla parte dei proprietari che chiedono giustizia e denunciano il mancato coinvolgimento nei piani dell’azienda e della Regione. Tutto fatto sulle loro teste, senza consultarli, senza informali delle procedure in corso. Torno a chiedere l’azzeramento della delibera sugli espropri e di procedere con trattative private con chi è disposto a cedere i propri terreni, a patto che la vendita non sia imposta come alternativa all’esproprio. La geografia degli espropri dev’essere rivista completamente, ponendo rimedio alla approssimazione ed agli errori di valutazione contenuti nel progetto''.

''Non è accettabile una pianificazione fatta sulla carta, senza accertare lo stato attuale dei terreni da espropriare, passando sopra proprietà di pregio e attività produttive come un rullo compressore.
Bene che Porsche voglia investire nel nostro territorio, ma lo faccia con il territorio, rivedendo l’intero progetto con cognizione di causa''.

''E non ci convincono le compensazioni annunciate, che appaiono un espediente per giustificare la pubblica utilità: la vaga promessa di una riforestazione delle aree verdi incluse nella superficie da espropriare; la realizzazione di un centro di prevenzione incendi del quale non sono stati esplicitati i compiti rispetto a quelli dei Vigili del Fuoco; la  realizzazione di un hub per l’elisoccorso che dovrà assicurare il servizio h24 a spese della Regione, anche per il personale di volo e di terra, mentre abbiamo evidenziato le difficoltà di assicurare interventi salvavita con i problemi logistici e di traffico che ci sono: il paziente elitrasportato che atterri nel centro collaudo di Nardò dovrà essere trasbordato su un’ambulanza e da lì percorrere 27 chilometri per raggiungere l’ospedale più vicino di Copertino, o 39 chilometri per arrivare all’ospedale di Lecce, oltretutto con strade strette e tortuose, intasate dal traffico soprattutto in estate. Su tutti questi punti chiediamo chiarezza da parte della Regione, che continua a fare orecchie da mercante'', conclude Pagliaro.


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