Cronaca Luoghi Politica Lecce 

Poli Bortone: ''Cimitero monumentale deserto dell'oblio''

Per la candidata sindaco del centrodestra, Salvemini aveva promesso di rendere il cimitero di Lecce un Giardino della memoria, un museo a cielo aperto, ma la realtà è l'esatto opposto.

''La civiltà di un popolo si riconosce dal culto dei morti. Perché, sì contestualmente con la civiltà nasce il culto dei morti. Ce lo hanno ricordato i grandi letterati, ce lo ha insegnato la storia antichissima, delle primissime civiltà in cui il culto dei morti evidenziava la cura e l’attenzione verso i propri cari defunti. Se è vero, come è vero, che la civiltà si riconosce dal culto dei morti, l’assioma a Lecce si ribalta; perché qui la tesi si dovrebbe rileggere al contrario: l’inciviltà. La mancanza di attenzione e cura di un’amministrazione sorda alle esigenze dei cittadini, nel cimitero trova la sua massima espressione: erbacce altissime che in molti casi sommergono completamente le lapidi, fili elettrici scoperti in numerosi punti del cimitero monumentale di Lecce, marciapiedi e stradine sconnesse, insidiose per i visitatori che potrebbero facilmente cadere, alberi pericolanti, luci assenti da oltre un anno nelle cappelle votive, muri con evidentissime crepe, monumenti funebri semi-pericolanti, fasciati da nastro, a segnalare il pericolo per chiunque giunga nel luogo di culto per onorare la memoria dei propri cari''. Lo afferma Adriana Poli Bortone, candidata sindaco del centrodestra a Lecce.

''Una situazione che ci è stata segnalata sul numero dedicato: 377.0833125, il filo diretto della candidata sindaco del centrodestra  con i cittadini, in più occasioni. Con grande rammarico, anche per chi, con problemi di deambulazione  più importanti, si vede negato l’accesso poiché con mezzi è praticamente impossibile. Non impossibile, ma altamente proibitivo per le persone con disabilità su una sedia a rotelle che dovrebbe evitare buche, tronchi di alberi divelti, asfalto frantumato in più punti del percorso. La sacralità di un luogo che è memoria storica di una città e della sua gente, un ponte tra il passato e il futuro, tra chi è andato via prima di noi e chi resta, non può essere ridotto in uno stato indecoroso''.

''E’ vergognoso, sottolinea la candidata sindaco del centrodestra Adriana Poli Bortone. Solo qualche anno fa Salvemini prometteva di rendere quel luogo un “Giardino della memoria”, un museo a cielo aperto. Ed in effetti le architetture funerarie, tra cui la chiesa medioevale dei Santi Niccolò e Cataldo, lo meriterebbero pure e invece oggi di quel decantato e mai attuato Giardino della memoria, resta il deserto dell’oblìo, un luogo spettrale, angusto. Ora lasciamo stare le promesse non mantenute, ma la cura, l’attenzione non possono mancare. E’ un obbligo morale, un patto tacito con i nostri avi, con chi ci ha lasciato prima di noi, che va onorato. L’attenzione e la cura massima, partono da lì. E su questo non transigeremo, se ci sarà un cambio di passo amministrativo''.

''D’altronde, in qualità di presidente dell’Agenzia Euromed - specifica la candidata sindaco per il centrodestra - ho fortemente voluto il progetto del prof. Giampiero Personè che ha consentito al cimitero di Lecce di essere inserito nell’atlante dei cimiteri monumentali italiani nel settembre del 2023. Un primo passo verso un progetto più ampio che dia la giusta valorizzazione al nostro cimitero monumentale,  anche attraverso un’attività mirata divulgativa che permetta di far conoscere il valore storico e artistico di quel luogo ai leccesi, in primis, ma anche ai tanti turisti. La base di partenza, però per restituire il giusto pregio che merita non può essere questa. Il luogo, purtroppo, oggi necessita di cura prima e valorizzazione poi''.


Potrebbeinteressarti