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Parco ex Galateo, Scorrano: “Un’onda di emozioni, una festa di popolo, ma non per i disabili”

La nota critica del consigliere comunale di minoranza a Lecce.

La nota critica del consigliere comunale a Lecce, Giampaolo Scorrano. ''Domenica scorsa si è aperta ufficialmente, dal parco ex Galateo, la campagna elettorale del sindaco uscente. Nei due giorni precedenti il fatidico evento sembrava fosse avvenuto il miracolo di primavera: il marciapiede antistante l’ex sanatorio ripulito dalle erbacce (ma sempre dissestato), il parco tirato a lucido, il verde pubblico manutenuto e, addirittura, enormi vasi bianchi illuminati con tanto di fiori freschi lungo il percorso che porta al bar-pizzeria di recente aggiudicazione.
Che bello, dopo anni di abbandono si sono ricordati dell’esistenza di un parco e, con esso, di un intero quartiere! Sembrava una favola. Ma non c’è il lieto fine!''.

''Infatti, nonostante gli sforzi dell’amministrazione per ridare decoro al parco in occasione della venuta del sindaco, le criticità che lo interessano permangono, anzi, sono addirittura aumentate.
Innanzitutto si rileva l’impossibilità di accesso per i cittadini più fragili, dovuta alla sconnessione della pavimentazione di ingresso al parco e del marciapiede lungo posto lungo la via Malta''.

''Ma c’è di più: gran parte della pubblica illuminazione, posta su spigolosi e bassi pali metallici, non è funzionante e, in prevalenza, anche divelta, avvolta solo da un inutile nastro bianco e rosso.
E ancora: l’impianto di irrigazione è guasto, alcuni cordoli delle aiuole sono distaccati dalla sede e posizionati di taglio; la collina realizzata per far giocare i bambini presenta fuoriuscita di pietrame pericoloso a causa delle piogge (scarse) che hanno dilavato il terreno vegetale con cui la stessa è ricoperta''.

''Già quanto sopra basterebbe per fare accapponare la pelle a chiunque, vista anche la recente realizzazione del parco e le svariate inaugurazioni che si sono susseguite. Ma al peggio non c’è limite con quest’amministrazione; ed è così che, dopo un breve sopralluogo ai bagni pubblici del parco, ho potuto constatare l’assenza totale di illuminazione al loro interno, non prima però di aver faticato un po’ per trovare l’interruttore di accensione che, in un locale, è situato all’incredibile altezza di 2 metri''.

''Una festa, dunque, per poche centinaia di “amici” loro, fortunatamente normodotati, che non conoscono minimamente le esigenze dei cittadini più deboli così come quelle di un quartiere abbandonato a se stesso, con strade e marciapiedi disastrati, spazzatura abbandonata ad ogni angolo e dove il parcheggio è oramai un’utopia. È finita l’epoca delle passerelle, delle promesse e del finto ascolto. I leccesi – conclude Scorrano - hanno atteso per sette anni le risposte e le poche che sono arrivate si sono dimostrate del tutto insoddisfacenti'', conclude Scorrano.


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