Ambiente Cronaca Economia e lavoro Turismo Gallipoli Nardò ottiene la Bandiera Blu per il 5° anno consecutivo, Gallipoli per 3°. Ecco le reginette del Salento Stamane cerimonia di assegnazione a Roma del riconoscimento internazionale della Foundation for Environmental Education. Premiate Lecce, Melendugno, Nardò, Ugento, Castro, Patù e Castrignano del Capo. 13/05/2025 circa 9 minuti Per il quinto anno consecutivo Nardò è Bandiera Blu. Un riconoscimento strategico in chiave ambientale e turistica che viene assegnato dalla Foundation for Environmental Education (Fee) ai comuni che scelgono percorsi virtuosi in tema di ambiente, gestione ambientale e sostenibilità. Nardò è una delle 23 Bandiere Blu di Puglia e una delle 9 della provincia di Lecce. Foundation for Environmental Education (Fee) ha assegnato la Bandiere Blu in base alle analisi delle Arpa regionali sulle acque di balneazione, giudicate “eccellenti” secondo 32 diversi criteri (che cambiano ogni anno per spingere le amministrazioni locali a mantenere sempre alti i livelli di attenzione e salvaguardia dell’ambiente). Tra gli indicatori considerati ci sono, tra gli altri, la gestione dei rifiuti, l’accessibilità alle spiagge, la cura dell’arredo urbano e delle spiagge, la presenza di aree pedonali e piste ciclabili, la valorizzazione delle aree naturalistiche.La novità dell’edizione 2025 è che i Comuni hanno dovuto presentare il Piano di azione per la sostenibilità (Action Plan) da realizzare e monitorare per tre anni, con cui si indicano le azioni e le misure in corso e quelle in programma nel triennio 2025-2027 per contrastare il surriscaldamento globale e il cambiamento climatico.La cerimonia di presentazione delle Bandiere Blu 2025 si è svolta questa mattina a Roma presso la sede del Cnr. Il Comune di Nardò è stato rappresentato dal sindaco Pippi Mellone.“A Nardò il cielo è sempre più blu – esulta il primo cittadino – siamo Bandiera Blu per il quinto anno consecutivo. La città conferma, dunque, un riconoscimento strategico per l'ambiente e il turismo che condividiamo con un club esclusivo di “campioni”, cioè 23 località in tutta la Puglia e 9 in provincia di Lecce. Com’è noto, non viene premiata solo la bellezza e la qualità delle acque, ma tutto quello che abbiamo fatto e che facciamo in tema di difesa del territorio e di riqualificazione ambientale e paesaggistica, di servizi, di gestione dei rifiuti, di cura dell’arredo urbano e delle spiagge, di accesso al mare per tutti. Grazie ai miei assessori, ai consiglieri delegati, agli uffici e grazie ai neretini che amano e difendono Nardò. Questo pokerissimo è di tutti”.Molta soddisfazione anche da parte dell’assessora all’Ambiente Giulia Puglia, dell’assessore al Turismo Giuseppe Alemanno e dell’assessore al Demanio Andrea Giuranna. “Dietro questo risultato – dicono – c’è una sensibilità straordinaria per l’ambiente e la sua tutela e c’è anche un grosso lavoro di programmazione e di applicazione delle azioni e delle misure. Dalla qualità delle acque al decoro, dai rifiuti alle piste ciclabili, dai servizi alla sostenibilità, il territorio di Nardò evidentemente merita di stare in questa cerchia ristretta di località non solo molto belle, ma anche molto attente e tutelarsi e a valorizzarsi. È il quinto anno che l’amministrazione comunale e tutti i neretini superano questo esame. La Bandiera Blu è un vessillo che dunque vedremo ancora sulle nostre spiagge e che, tra le altre cose, è garanzia di grande visibilità in termini turistici. Ovviamente questo è un riconoscimento che va difeso ogni giorno, a partire da domani”.Intanto, per il terzo anno consecutivo, anche Gallipoli si fregia della Bandiera Blu, il riconoscimento internazionale conferito dalla Foundation for Environmental Education (FEE) alle località costiere che si distinguono per l’eccellenza della qualità ambientale e dei servizi. Nel Salento gli ambiti vessilli sono stati assegnati a Lecce, Nardò, Gallipoli e, per la prima volta, Castrignano del Capo. A queste si aggiungono le riconferme di Melendugno, Castro, Salve, Patù e Ugento.Per conto del comune di Gallipoli, la delegata all’Ambiente Rossana Nicoletti e Corrado Venneri in qualità di Presidente della commissione Turismo.La Bandiera Blu, istituita nel 1987, rappresenta oggi uno dei più importanti e ambiti riconoscimenti a livello mondiale in materia di sostenibilità ambientale, gestione responsabile del territorio e promozione del turismo consapevole. È un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio quale la qualità delle acque, educazione ambientale ed informazione, gestione ambientale e servizi e sicurezza. Gallipoli, con le sue spiagge dorate, il mare cristallino e un impegno costante nella tutela dell’ambiente, si conferma ancora una volta come un modello virtuoso nel panorama nazionale.“Una straordinaria riconferma: stiamo scrivendo la storia di Gallipoli – commenta il sindaco Stefano Minerva – Non si tratta solo di un simbolo, ma della certificazione ufficiale che il lavoro svolto quotidianamente per garantire qualità ambientale, servizi efficienti e una visione sostenibile del turismo sta portando frutti concreti. Questo riconoscimento è merito della sinergia tra amministrazione, cittadini, operatori e tutte le realtà che credono in una Gallipoli più attenta, inclusiva e lungimirante”.Grande soddisfazione anche da parte della consigliera con delega all’Ambiente, Rossana Nicoletti, che sottolinea: “Con orgoglio possiamo dire che anche quest’anno l’iter di candidatura, ancora più stringente rispetto agli anni passati, è stato affrontato con serietà, competenza e rigore. Nonostante i criteri sempre più rigidi, ad esempio quest’anno è stato richiesto uno sforzo ulteriore presentano un piano triennale sulla sostenibilità, abbiamo dimostrato che è possibile conciliare sviluppo e sostenibilità, garantendo standard elevati e continui controlli, in dialogo con le istituzioni preposte e con il territorio. La Bandiera Blu è il frutto di una visione chiara: il futuro della nostra città passa dalla qualità e dalla tutela del suo patrimonio naturale”.Aggiunge Corrado Venneri, presidente della Commissione Turismo: “Gallipoli si conferma così tra le eccellenze italiane del turismo balneare, accrescendo il proprio prestigio e consolidando una reputazione fondata su scelte lungimiranti, educazione civica e cura del bene comune. Un traguardo che diventa stimolo a fare ancora meglio”.Mare limpido e trasparente, bellezze naturali e servizi al top anche per le marine di Melendugno, Bandiera Blu da 15 anni.Mare limpido e trasparente, reso ancora più cristallino dalle sorgenti di acqua dolce, conosciute sin dall’Antica Grecia, spiagge morbide e bianche da sogno, calette, scogliere basse sorvegliate da castelli medioevali, siti archeologici sul mare, piscine naturali. Torrette con bagnino anche sui tratti di spiaggia libera, raccolta differenziata, spiagge attrezzate per i diversamente abili e un sistema di depurazione delle acque nere all’avanguardia: sì, con le piante, attraverso la fitodepurazione nell'invaso di Carleo, vicino San Foca, tanto che il Comune di Melendugno è stato definito dal Sole24ore tra i paesi più green d’Italia.Sono questi i parametri che hanno portato il Comune di Melendugno alla riconferma per il quindicesimo anno consecutivo della Bandiera Blu, un ambito riconoscimento internazionale che proietta tutta la costa nel tam tam mediatico mondiale.Stamattina a Roma il sindaco, Maurizio Cisternino e la consigliera comunale delegata all’Ambiente, Patrizia Gerardi, hanno partecipato alla cerimonia e hanno ritirato la preziosa bandiera, che sventolerà anche quest’anno nei luoghi simbolo del turismo nelle marine di Melendugno.Soddisfatto il sindaco di Melendugno, Maurizio Cisternino, tra i primi promotori della complessa e difficile procedura che ogni anno deve essere avviata per ottenere la Bandiera Blu: “Ricevere ancora una volta la Bandiera Blu è motivo di grande soddisfazione e orgoglio per tutta la nostra comunità. Questo risultato non è un punto d’arrivo, ma uno stimolo a fare sempre meglio, nella consapevolezza che il nostro patrimonio ambientale è un bene prezioso da custodire ogni giorno”.“Siamo contenti per questo importante risultato”, dice l’assessore al turismo Francesco Stella. “Il nostro Comune è divenuto meta ambita da parte di viaggiatori di tutto il mondo. Crescono infatti la presenza e gli arrivi da parte di viaggiatori stranieri interessati non solo al turismo balneare, ma anche al turismo culturale enogastronomico, naturalistico. Le nostre marine sono, ormai da anni, divenute le mete predilette anche da parte dei camminatori, che le scelgono soprattutto in primavera”.Sottolinea la consigliera delegata all’Ambiente, Patrizia Gerardi: “Questo riconoscimento premia l’impegno costante che abbiamo profuso nella tutela dell’ambiente e nella promozione della sostenibilità, coinvolgendo cittadini, scuole, operatori turistici e associazioni. Melendugno è un esempio di come si può coniugare turismo e rispetto per la natura”.“E’ stata una grande vittori di squadra”, ribadiscono gli Amministratori. “Un sentito ringraziamento va alla ditta Sogeco, nella persona di Alvaro Petrachi e ai suoi collaboratori, per la loro infinita disponibilità e il loro quotidiano impegno per dare lustro al nostro territorio. Un grazie speciale va a chi, ogni giorno, contribuisce a mantenere alto il livello della nostra offerta turistica e ambientale: cittadini, operatori balneari, volontari, forze dell’ordine, studenti, associazioni e tutti coloro che hanno a cuore la terra che abitiamo. La Bandiera Blu è di tutti noi. Continuiamo a meritarla”.DA TORRE SPECCHIA A TORRE SANT’ANDREA UN CRESCENDO DI EMOZIONIMa andiamo a scoprire insieme le Marine di Melendugno. Si parte dalle calette di Torre Specchia Ruggeri, bagnate da un mare limpido e cristallino e ancora poco “scoperte” dai turisti. Anche in pieno agosto, esse assicurano pace e tranquillità. Arriviamo poi a San Basilio - Caciulara una spiaggia molto lunga, con le dune ricoperte di gigli selvatici, macchia mediterranea, acacie e pini per arrivare poi alla famosa Le Fontanelle, chiamata così perché dalla parete rocciosa sgorgano sorgenti di acqua dolce. Qui è nato il primo lido d’Italia che permette di fare il bagno a persone diversamente abili, anche con patologie importanti. Il Lido è IO POSSO, fondato dal compianto poliziotto Gaetano Fusco con la moglie Giorgia, conosciuto ormai in tutto il mondo.Dopo aver ammirato il Porto turistico dove sono ormeggiate tantissime barche a vela, alcune delle quali offrono anche week end e settimane di navigazione sulle sponde della vicina Grecia, arriviamo alla spiaggia de Li Marangi, chiamata così perché, un tempo, naufragò una nave carica di arance con tutto il suo carico.Approdiamo a Lido Coiba, dove l’associazione SunRise presieduta dalla scrittrice e giornalista, Maria De Giovanni, offre fisioterapia in acqua per le persone diversamente abili con l’aiuto di un’esperta equipe di Medici e Psicologi tutti volontari. Seguendo la direzione Sud, arriviamo a Roca Vecchia. Sebbene Roca sia famosa per la Grotta della Poesia, definita dal National Geographic la piscina naturale più bella al mondo, possiamo definire Roca un sistema di piscine che permettono di fare il bagno in un mare quasi sempre calmo. Le prime due piscine collegate con il mare aperto, si incontrano già in prossimità del Lido Rokamel. Esse vennero realizzate da un villeggiante di Calimera di nome Pascariello. Si arriva poi al placido porto di Roca (che è solo un piccolo scalo d’alaggio per inesistenti barche) dove ci si può tuffare e scoprire correnti di acqua sulfurea! Poi arriviamo alla famosa Portu Lignu chiamata così perché il mare è quasi sempre calmo come una tavola (ligneo) e Nfocaciucci per arrivare infine al sito archeologico di Roca Vecchia dove sorgono le due piscine naturali: la Poesia Grande e la Poesia piccola, che era un antico santuario amato dai naviganti dell’Antica Grecia e dai Fenici per pregare dio Tutor e per rifornirsi di acqua dolce (AP in greco vuol dire Acqua).Siamo ora davanti alla Baia di Torre dell’Orso con la sua chioma accarezzata dalla pineta e i due famosi scogli delle Due Sorelle che sembrano avere il volto di donna. Secondo la leggenda essi emersero misteriosamente dalle acque, non appena annegarono due bellissime fanciulle, attratte dal richiamo del mare.Infine, eccoci davanti agli scenografici Faraglioni di Sant’Andrea: lu Pepe a forma di Arco, che i turisti hanno ribattezzato “Arco degli Innamorati” e l’Italia a forma di Stivale. Scendendo giù, nel piccolo villaggio dei pescatori, si può ammirare infine il faraglione a forma di Sfinge. Dall’ultimo gradino a Sud, del villaggio di Torre Sant’Andrea, salendo in alto verso la scogliera a picco sul mare, inizia il territorio di Otranto, da cui Melendugno dista solo 16 chilometri. Tra calette ancora poco conosciute, piscine naturali e morbide e bianche spiagge, siti archeologici sul mare, le marine di Melendugno sono un diamante dalle mille sfaccettature, su cui sventola, a ragione, da ben 15 anni, la Bandiera Blu.
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