Cronaca Scuola Parabita 

Parabita, a scuola, sulle orme di Teseo. Le attività di accoglienza dell’IISS Giannelli

Giornata dell' accoglienza nell'istituto col progetto per aiutare i ragazzi a fronteggiare le sfide interiori ed esterne che incontreranno nel corso della vita.

Mettere i ragazzi al centro sin dal primo giorno di scuola, aiutandoli a districarsi nel labirinto della vita. È questo l’obiettivo che l’IISS Giannelli, diretto dal Prof. Cosimo Preite, ha inteso perseguire attraverso una serie di iniziative di accoglienza e orientamento in programma per la prima settimana del nuovo anno scolastico, dall’11 al 16 settembre.

Al suono della prima campanella, i nuovi alunni delle varie sedi (Parabita, Gallipoli e Casarano) sono stati accolti dal personale docente. Dopo il saluto del Dirigente Scolastico, si è proceduto con l’appello e la formazione dei gruppi classe. Poi i ragazzi si sono recati nelle aule, dove hanno iniziato a conoscersi e a prendere confidenza con l’Istituto.

Tra le varie attività proposte, tra le quali non sono mancate visite guidiate agli ambienti scolastici con l’ausilio dei “veterani” delle classi quinte a fare da Cicerone, una menzione speciale va fatta per il laboratorio “Fili e labirinti. Strumenti per la costruzione del sé: il mito di Arianna e Teseo”.

Si tratta di un’attività che ha portato i ragazzi a ripercorrere l’impresa di Teseo, il quale riuscì a sconfiggere il Minotauro e a fuggire dal labirinto progettato da Dedalo, per volere del re Minosse. L’eroe greco fu in grado di trovare la via d’uscita grazie al filo donatogli da Arianna. Un’impresa epica, che simbolicamente rinvia al cammino che attende i ragazzi, i quali dovranno fronteggiare le sfide interiori ed esterne che inevitabilmente incontreranno nel corso della vita. Ciò sarà possibile solo se riusciranno a individuare e far emergere i propri talenti, spesso inconsapevoli o inespressi, ma carichi di potenzialità.

«Muovere i primi passi in una scuola nuova nella dimensione del mito - spiegano i docenti del “Giannelli” - può essere un inizio davvero grande e da grandi: i nostri ragazzi stanno vivendo un’avventura epica, mitica, un vero e proprio rito di passaggio. Il mito è la voce del tempo e ci insegna che il coraggio è sempre compagno della paura, che dal caos nasce l’ordine, che accanto ai grandi eroi ci sono sempre grandi amici e bravi maestri e che i mostri, sia del mito sia del proprio cuore, si sconfiggono con i propri talenti».

Il mito è anche il racconto delle metamorfosi e la metamorfosi più straordinaria è proprio il crescere. Ecco perché ha particolarmente senso affiancare le tradizionali attività di accoglienza con un momento modellato sul mito, attraverso una proposta educativa supportata da pratiche didattiche che implicano l’empatia, suscitando l’emozione di conoscere sé stessi e il mondo circostante.

«Sarà anche quest’anno - aggiunge il Dirigente Scolastico - una bella sfida da vincere su un campo che è sempre più arido ed irto di difficoltà, ascrivibili ad una società che non riesce a prospettare allettanti proposte di vita sociale, economica e professionale alle nuove generazioni. Ciononostante, alla scuola è richiesto di accompagnare verso il successo scolastico i giovani del territorio che con fiducia confidano sulle nostre riconosciute competenze pedagogiche ed umane»

Proprio per questo, sono state poste sin da subito le premesse per un percorso scolastico durante il quale ciascun alunno, lungi dall’essere mero e passivo fruitore di un servizio, sarà chiamato a vivere un’esperienza da vero protagonista.


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