Cronaca Luoghi Lecce 

Castello Carlo V, Rossella Barletta attacca il sindaco Salvemini

Piccata lettera aperta della scrittrice e giornalista leccese al primo cittadino dopo le affermazioni sula fruibilità per intero del maniero in pino centro città.

Di seguito la lettera aperta firmata Rossella Barletta al sindaco di Lecce Carlo Salvemini:

''Egr. Sig. Sindaco, leggo le sue dichiarazioni rilasciate il 13 maggio u.s. in merito all'opportunità che 'Per la prima volta si potrà conoscere il castello di Lecce per intero in un unico percorso di visita come non era mai stato possibile...'
Così trasmessa, sembra una notizia di straordinaria entità, uscita consapevolmente dalla bocca di chi, abituato a vivere su una nuvoletta, ha deciso di scendere da questa, mettere i piedi a terra e pure ordine tra le cose dei leccesi!
Le ricordo che, a cura delle Associazioni locali ATS, 340° Flusso e The Monuments Peoples, dal 2018 al 2022, in collaborazione con la Sovrintendenza alle AA. e BB. AA., sono state effettuate visite guidate al castello ossia alla parte sotterranea, ai camminamenti, alla cappella di santa Barbara e al museo della cartapesta. Non rientrava il primo piano perché appartenente al Comune di Lecce.
Evidentemente lei ignora tutto ciò, non ha vissuto a Lecce in quei cinque anni, altrimenti si sarebbe risparmiato l'anzidetta dichiarazione che, certo, non le fa onore perché è una corbelleria.
E, allora, soltanto ora che il castello non è più di pertinenza del Comune si degna di considerarlo come un bene fruibile per la sua importanza e fa pubblicità a visitarlo? Non le sembra un paradosso e una plateale contraddizione? E perché non ha speso simili parole quando la gestione del maniero dipendeva dal Comune o non si è attivato per porlo all'attenzione dei visitatori? Che assurdità!
Sa dove ha buon gioco quando parla a ruota libera? Nel fatto che alla gran parte dei leccesi poco importano queste mancanze di stile (perché non conoscono la storia della propria città né interessa saperla) né l'ambiente giornalistico fa la sua parte di osservatore critico e non rileva le disfunzioni e le contraddizioni che hanno circolazione franca in questa città dove i 'vuoti' di idee, di valori, di parole debordano. Indifferenza e calma piatta in entrambi i casi.
Non aggiungo altro. Perché queste esternazioni mi lasciano interdetta e indignata''.


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