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Veglie: la fontana storica torna in via Leverano

Era stata trafugata, poi ritrovata e restaurata. Giorno del trafugamento e della ricollocazione coincidono sorprendentemente: 14 ottobre 2022-14 ottobre 2024.

Dopo due anni di “assenza” la fontana storica è stata riposizionata in via Leverano. Ne dà notizia il dott. Fabio Coppola. Trafugata nottetempo il 14 ottobre 2022, fu poi ritrovata dai Carabinieri della Comando Stazione di Veglie guidati dal Luogotenente Raffaele Lezzi. Giorno del trafugamento e della ricollocazione coincidono sorprendentemente: 14 ottobre 2022-14 ottobre 2024.

Il restauro della fontana è compreso in un intervento di restauro complessivo di tutte le undici fontane dell’Acquedotto Pugliese voluto dall’Amministrazione Comunale di Veglie e che prevede: pulizia dei basamenti, rimozione delle incrostazioni calcaree, pulizia degli ugelli interni, controllo generale di tutti i componenti, rilevazione dei malfunzionamenti, sostituzione dei pezzi difettosi e la manutenzione per 3 anni. Costo complessivo: 38.430 euro IVA inclusa.

Le fontane sono il simbolo dell’Acquedotto Pugliese, l’opera pubblica più importante della Puglia. Prima dell’avvento dell’acquedotto, la popolazione utilizzava acqua piovana, raccolta anche dalle strade, spesso contaminata. Tanti perciò i casi di tifo e la mortalità infantile alta. Dopo un lunghissimo iter politico e amministrativo iniziato dopo l’Unità d’Italia, finalmente nel 1906 a Caposele (Avellino) iniziavano i lavori per la realizzazione dell’Acquedotto Pugliese, terminati nel 1939 a Santa Maria di Leuca con la Cascata Monumentale.

L’acquedotto più lungo del mondo è composto da gallerie chilometriche che attraversano le montagne, ponti, serbatoi, impianti di sollevamento. Sette gli operai morti sul cantiere, in alcuni periodi v hanno lavorato contemporaneamente 22mila operai. Finalmente la popolazione pugliese poteva bere acqua potabile, con un enorme miglioramento delle condizioni di vita e di salute.

Prima che l’acqua corrente fosse distribuita nelle abitazioni, per la popolazione le fontane pubbliche erano l’unica fonte per approvvigionarsi di acqua potabile. Per la funzione sociale e sanitaria svolta, ogni cittadino pugliese dovrebbe “inchinarsi” al cospetto delle fontane storiche. Ora toccherà ai cittadini vegliesi vigilare, rispettare le fontane, utilizzandole correttamente ed evitare abusi, come l’approvvigionamento idrico per usi irrigui.


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