Politica Lecce 

Palazzo Carafa: duro attacco di Cairo alla Tessitore

Paolo Cairo, consigliere di maggioranza de La Puglia Prima di Tutto a Palazzo Carafa, ha detto la sua sulla vicenda Tessitore e non ha usato mezzi termini. Un suo comunicato, distribuito oggi in sede ...

Paolo Cairo, consigliere di maggioranza de La Puglia Prima di Tutto a Palazzo Carafa, ha detto la sua sulla vicenda Tessitore e non ha usato mezzi termini. Un suo comunicato, distribuito oggi in sede di Consiglio Comunale, rimarca il risentimento per essere stato messo da parte a favore della nomina dell'attuale vice sindaco Carmen Tessitore. Un duro attacco all'unica donna della giunta Perrone e, parzialmente, anche alle dinamiche che l'hanno favorita.  "Sapevo che questo momento sarebbe arrivato - ha scritto Cairo - e non mi sottraggo al commento. Non ero presente ieri in Commissione Servizi Sociali e ho appreso l'accaduto dagli agitati racconti dei colleghi consiglieri e dagli organi di stampa che l'hanno riferito in maniera più diplomatica. Non mi aspettavo però che l'avvocato Tessitore di abbandonasse a considerazione così grossolane e irrispettose verso chi, prima di lei, ha ricoperto la cariche che ora ella ha ricevuto in dono in forza dell'iniqua norma delle quote rosa. Disonorare l'operato dei predecessori, al primo problema, è segnale di presunzione e di abituale arroganza, perdonata, già con difficoltà, a chi, nel proprio, dimostra di sapersi distinguere per capacità e competenza con i fatti, non in propositi e parole. E in fin dei conti solo questo ci aspettavamo da lei, chiamata a rappresentare le donne in giunta, come tecnico, il più qualificato degli assessori perché scelto fra molti, non indicato dai cittadini, per ineguagliabile esperienza nel settore. Ci aspettavamo dunque che avesse la professionalità di andare oltre il buon operato di chi l'aveva preceduta per segnare il senso politico di questa amministrazione che l'ha voluta anche come vice sindaco, che avesse la forza, per le precedenti esperienze, di reperire nuove risorse nell'attuale momento di crisi in grado di garantire almeno, ad un numero non inferiore al precedente, i medesimi servizi, che avesse l'umiltà di porsi al pari dei suoi colleghi politici, senza sentirsi maestra sopra le parti, o piuttosto pura rispetto agli altri, viziati dal compromesso del patto di predilezione che si stabilisce fra eletto ed elettore. E invece mi accorgo, con dolente disappunto, che tutto questo le manca, oltre all'umiltà che deriva dal confrontarsi con l'elettorato, giudice dell'operato del buono e del cattivo amministratore, esperienza, questa sì, unica e doverosa per chiunque scelga o accetti di fare politica".

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