Cronaca Lecce 

Operazione Labirinto: due secoli di carcere per mafia, droga ed estorsioni

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Due secoli di carcere e venticinque condanne: è quanto stabilito dal verdetto emesso dai giudici nell’aula bunker del carcere di Lecce per il processo abbreviato dell’operazione “Labirinto” su mafia, droga ed estorsioni nel Salento. Vent’anni di reclusione sono state inflitte agli uomini ritenuti a capo delle organizzazioni criminali, che con un'organizzazione albanese, avrebbero fatto affari con la droga, ovvero Vincenzo Rizzo, 54enne di San Cesario, e Saulle Politi, 47enne, di Monteroni. Queste le condanne: un anno e 4 mesi (pena sospesa), più 3mila euro di multa, Giovanni Bergamo, 24enne di Monteroni; 6 anni e 10 mesi, Vito Bollardi, 37enne di San Cesario di Lecce; 12 anni e 8 mesi per Massimo Cosi, 46enne di San Cesario di Lecce; 15 anni a Tommaso Danese, 42enne di Monteroni; 10 anni e 8 mesi per Antonio De Carlo, 43enne di San Pietro in Lama; un anno e mezzo più 3mila di multa a Paolo Donno, 40enne di Martignano; 14 anni a Rodolfo Franco, 61enne di San Cesario. E ancora 4 anni e 8 mesi, più 30mila euro di multa, a Ervin Gerbaj, 37enne di Valona (Albania); 4 anni e 18mila euro di multa a Marenglen Halka, 37enne albanese; 4 anni e 8 mesi più 24mila di multa a Marjus Halka, 34enne albanese; 12 anni e 8 mesi a Francesco Ingrosso, 38enne di Guagnano; un anno e 8 mesi più 5mila di multa a Gianluca Lorè, 35enne di Brindisi; 7 anni ad Antonio Malazzini, 46enne di Frigole; 10 anni e 8 mesi a Giuseppino Mero, 54enne di Cavallino; un anno e 4 mesi (col beneficio della pena sospesa) più multa di 4mila euro a Jessica Pareo, 36enne di Surbo. E ancora 5 anni e 4 mesi più 24mila euro di multa ad Alessandro Quarta, 35enne leccese residente ad Arnesano; 7 anni a Davide Quintana, 37enne di Gallipoli; 8 anni a Fabio Rizzo, 48enne di San Donato di Lecce; 7 anni più 6mila di multa ad Alessandro Scalinci, 34enne di Guagnano; 7 anni a Gabriella Scigliuzzo, 45enne di Gallipoli; 10 anni e 4 mesi a Michele Sterlicchio, 53enne di Lecce; 10 anni a Gabriele Tarantino, 39enne di Monteroni; 8 anni a Tonio Totaro, 40enne di Lequile. Assolto Giorgio Aramini, 30enne guardia giurata di Lecce, accusato di aver consegnato (il 21 aprile 2016) 15 cartucce calibro 9 a uno degli indagati. La sentenza ha inoltre imposto ad alcuni imputati (Rizzo, Politi, Cosi, Danese, De Carlo, Franco, Quintana, Rizzo, Scalinci e Tarantino) il risarcimento del danno in separata sede ai Comuni di San Cesario, Lequile, Carmiano e Monteroni (che si erano costituiti parte civile al processo rispettivamente con gli avvocati Simona Mancini, Americo Barba, Alessandra Viterbo e Tony Indino). Nel dispositivo è contenuta anche la confisca di alcuni dei beni sequestrati nelle indagini: la “Funny Slot srl di Pellè Fabiana”, agenzia di scommesse sportive con sede legale a Novoli, con le tre unità locali e il compendio aziendale composto da due immobili commerciali a Monteroni e dal bar “Caffè alla Romana”, impresa individuale di Francesco Politi; e tre furgoni (uno intestato alla “Funny slot”), un immobile commerciale, le società “Carni e più”, ”Ittica Gallipoli” e “Mr Poldo” dell’imprenditore Quintana, e tre autovetture. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni, poi gli imputati potranno valutare il ricorso in appello attraverso i loro legali. Il pool difensivo degli imputati era composto dagli avvocati: Massimo Bellini, Luigi Rella, Laura Minosi, Simona Ciardo, Alexia Pinto, Raffaele Benfatto, Massimo Pagliaro, Umberto Leo, Donata Perrone, Rita Ciccarese, Dario Budano, Ladislao Massari, Elvia Belmonte, Vincenzo Del Prete, Giuseppe Tondi, Francesco Calabro, Angelo Ninni, Pantaleo Cannoletta, Cosimo D’Agostino; Carlo Sariconi; Simone De Riccardis e Stefano Pati, Alessandro Costantini. 

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