Università Lecce 

Borsa di studio della Banca d'Italia a un laureato dell'Unisalento

La borsa di studio “Donato Menichella” della Banca d’Italia a Michael Lecci, giovane laureato in giurisprudenza Unisalento. È il secondo studente d’una universit&agra...

La borsa di studio “Donato Menichella” della Banca d’Italia a Michael Lecci, giovane laureato in giurisprudenza Unisalento. È il secondo studente d’una università meridionale a vincerla in 15 anni, da quando è stata istituita: la borsa di studio “Donato Menichella” assegnata dalla Banca d’Italia per l’anno accademico 2019/2020 è andata a Michael Lecci, laureato con lode in Giurisprudenza all’Università del Salento con una tesi sull’intermediazione finanziaria sotto la guida dei professori Fernando Greco (relatore) e Marilena Gorgoni (correlatrice). La comunicazione nei giorni scorsi a firma del Governatore Ignazio Visco. «Il più bel regalo di inizio anno che potessi immaginare - commenta il giovane -, sono immensamente felice per aver raggiunto un arduo obiettivo che mi prefiggevo da tempo e che, con passione e dedizione, sono riuscito a ottenere». La borsa di studio “Donato Menichella” viene assegnata annualmente dalla Banca d’Italia allo scopo di finanziare un percorso di alta formazione e specializzazione nel settore bancario. Il bando seleziona due tra i migliori studenti laureati da non più di due anni, attraverso una rigida selezione svolta da una Commissione nominata da Banca d’Italia e composta da sette membri scelti tra accademici dei Lincei e/o docenti universitari. I neo-laureati sono scelti sulla base di eccellenti capacità di ricerca, la conoscenza di una o più lingue e un voto di laurea non inferiore a 110/110; inoltre, si tiene in considerazione il merito della tesi di laurea e un qualificante percorso di studi. «Risultati che possono essere raggiunti quando, come docenti, siamo capaci di “accendere” le menti dei nostri studenti e guidarli nell’espressione delle loro capacità», dice il Rettore Vincenzo Zara, «Congratulazioni quindi ai colleghi e soprattutto al dottor Lecci, al quale auguriamo di poter con ulteriori soddisfazioni seguire i suoi interessi di studio e ricerca».  

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