Politica Lecce 

Acque agitate in maggioranza, Prima Lecce: “Sulla Lupiae nessuna risposta”

I consiglieri Antonio Finamore, Laura Caló e Paola Gigante ribadiscono il loro dissenso sulla linea portata avanti dall’amministrazione sulla partecipata. La questione Lupiae tiene banco...

I consiglieri Antonio Finamore, Laura Caló e Paola Gigante ribadiscono il loro dissenso sulla linea portata avanti dall’amministrazione sulla partecipata. La questione Lupiae tiene banco in maggioranza con fibrillazioni che potrebbero avere conseguenze pesanti nel prossimo futuro. La linea portata avanti dall’amministrazione sulla partecipata non convince il gruppo consiliare Prima Lecce che ha deciso di disertare la riunione di maggioranza fissata per domani. “A seguito del nostro documento pubblico del 6 agosto -scrivono i consiglieri Antonio Finamore, Laura Caló e Paola Gigante- nulla è stato comunicato agli scriventi rispetto alle decisioni che questa amministrazione intende assumere a salvaguardia dei livelli occupazionali e nel contempo abbiamo assistito ad una serie di atti amministrativi orientati alla riduzione e al contenimento dei servizi erogati dalla partecipata. Non avendo avuto alla data odierna alcun riscontro oggettivo sui reali intendimenti della amministrazione in carica, riteniamo, nel rispetto del mandato ricevuto dai nostri elettori di centro destra, di assumere una posizione di chiarezza e di responsabilità non partecipando alla riunione di maggioranza convocata per domani, tenuto conto che non possono essere discussi argomenti di così alta rilevanza politica senza alcun coinvolgimento preventivo e soprattutto a “carte coperte”. I consiglieri sottolineano che il patto sottoscritto con il sindaco Salvemini, era finalizzato esclusivamente ad evitare un lungo commissariamento nel primario interesse della città e della collettività amministrata “e non certo al mantenimento della coalizione di governo in carica, diversamente avremmo accettato ruoli e poltrone che non abbiamo mai invocato. Auspichiamo che questo grido di allarme venga valutato con la dovuta serietà e con risposte certe e tempestive che non possono essere procrastinate ulteriormente”. Da Palazzo Carafa non arrivano dichiarazioni ufficiali, ma l’idea è quella di continuare a lavorare per portare avanti il programma messo a punto nei mesi precedenti.  

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