Cronaca Politica Lecce 

Lecce, parte il percorso per il referendum sul potenziamento del filobus

La proposta dei consiglieri comunali di minoranza per aprire un momento di partecipazione popolare e confronto democratico. Scende in campo anche Italia Viva Lecce.

Un referendum per chiedere alla cittadinanza se vuole il potenziamento del filobus a Lecce. È questa la proposta dei consiglieri comunali di minoranza per aprire un momento di partecipazione popolare e confronto democratico – come previsto dalla Statuto della Città – sulla volontà dell’Amministrazione Comunale di estendere in nuove aree urbane il filobus per ulteriori 7 chilometri, con il posizionamento di circa 1000 nuovi pali e relativa doppia rete aerea.

Il documento porta le firme dei consiglieri Antonio De Matteis, Marco De Matteis, Sergio Della Giorgia, Loredana Di Cuonzo, Andrea Fiore, Paolo Foresio, Christian Gnoni, Silvia Miglietta, Giovanni Occhineri, Antonio Rotundo, Carlo Salvemini e Sergio Signore.

Chiamare i cittadini ai seggi significa dare loro il diritto di esprimersi su un progetto che non è stato loro presentato nel programma del Sindaco Adriana Poli Bortone durante la campagna elettorale e che oggi viene candidato ad un bando del Ministero. Per garantire questo momento di democrazia serve organizzare una raccolta di almeno 6.000 firme da presentare al Comune di Lecce a settembre.

Con questo documento si chiede ai partiti politici, ai movimenti civici, alle associazioni di cittadinanza attiva presenti in città – e interessati a sostenere l’iniziativa – di esprimere la loro adesione al costituendo comitato promotore del referendum che poi individuerà un proprio portavoce.

Questo il quesito che verrà presentato alla cittadinanza: Volete voi l'abrogazione della deliberazione della Giunta Comunale N. 221 del 28/05/2025 avente ad oggetto: ''Potenziamento ed estensione del sistema filoviario?''. Per confermare l’adesione occorre inviare una mail a: referendum.filobus@gmail.com.

Intanto, Italia Viva Lecce scende in campo a sostegno del referendum abrogativo per dire NO al potenziamento del filobus in città. In un comunicato si afferma: ''È una battaglia di democrazia diretta per restituire ai leccesi la voce sulle scelte che riguardano il futuro della loro mobilità. Un futuro che deve essere costruito con la partecipazione dei cittadini, non calato dall’alto senza confronto e senza una valutazione trasparente delle reali esigenze del territorio''.

''È importante sottolineare come questo investimento, dal costo di diversi milioni di euro, non porterà benefici alla viabilità né una soluzione al problema del traffico. Al contrario, rischia di aggravare la situazione, mantenendo una struttura rigida e poco flessibile, in contrasto con le moderne politiche di mobilità, che puntano a mezzi elettrici, agili, a basso impatto e in grado di adattarsi alle esigenze di una società in continuo mutamento''.

''È per questo che Italia Viva Lecce ha deciso di sostenere la raccolta delle 6.000 firme necessarie per indire il referendum, uno strumento di democrazia dal basso che consentirà ai leccesi di esprimersi in modo chiaro sulla questione. È importante ricordare che questo progetto non figurava né nel programma elettorale di Adriana Poli Bortone né nelle Linee Programmatiche di Mandato, presentate dal sindaco all’inizio del suo mandato. I cittadini, quindi, non sono stati informati né chiamati ad esprimersi su questo punto fondamentale per la mobilità urbana. È il momento di restituire la parola ai leccesi sulle scelte che determinano il futuro della loro città''.


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