Cronaca Lecce 

“Hai 24 ore per portare 50mila euro”: estortore incastrato dagli sms della cabina telefonica

Finito in carcere un 22enne foggiano che si trovava in questi giorni in Sardegna a Tempio Pausania. Preso di mira un imprenditore di Compro Oro. La Squadra Mobile di Lecce ed il Commissariato di Na...

Finito in carcere un 22enne foggiano che si trovava in questi giorni in Sardegna a Tempio Pausania. Preso di mira un imprenditore di Compro Oro. La Squadra Mobile di Lecce ed il Commissariato di Nardò, in collaborazione con i colleghi della Squadra Mobile di Sassari, hanno eseguito, nelle prime ore della mattinata di ieri in località San Pasquale frazione di Tempio Pausania, su ordine del sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Lecce Michele Carducci, l’ordinanza di custodia cautelare a carico di Kevin Pacillo, ritenuto responsabile di tentata estorsione aggravata, violazione di domicilio e detenzione e porto in luogo pubblico di esplosivo. Le indagini, si sono sviluppate dopo le denunce sporte da un noto imprenditore di Nardò nel mese di febbraio, al quale era arrivata una richiesta estorsiva tramite una lettera ed un petardo, entrambi collocati sul parabrezza dell’autovettura. Il testo della lettera non aveva lasciato dubbi sulle reali intenzioni del mittente il quale, mostrandosi conoscitore delle abitudini familiari della vittima aveva richiesto la somma di 50mila euro minacciando, in caso di rifiuto ritorsioni nei confronti dei suoi familiari. Qualche giorno dopo, una bomba carta, collocata su una finestra retrostante l’abitazione dell’imprenditore era esplosa, causando la rottura del vetro e il danneggiamento dell’infisso. L’episodio era stato immortalato dall’impianto di video-sorveglianza posto ai lati della casa, le cui immagini ritraevano un individuo giunto a piedi, il quale dopo aver scavalcato il muro di cinta nella parte retrostante del fabbricato, aveva piazzato l’ordigno e dopo averlo acceso era fuggito a piedi. A qualche ora dall’attentato sul telefono dell’imprenditore era arrivata una nuova chiamata da parte dell’estortore il quale aveva ribadito la pretesa estorsiva fatta in precedenza: “Signor **omissis** ...... hai 24 ore per portarci i soldi che non ci hai portato l’altro giorno, …… signor **omissis**  hai 24 ore per portarci 50 mila euro… altrimenti la facciamo chiusa!!!.”. Alla telefonata erano seguiti due messaggi: “Oggi alle ore 12 faccio andare uno dei miei a prendere i soldi se non ci sono succede qualcosa inizia a pregare spero di essere stato chiaro signor **omissis**” e “Lecce Gallipoli uscita stadio Nardò a destra di fronte al cane morto”. Gli accertamenti avevano permesso di appurare che si trattava di una numerazione appartenente ad una cabina telefonica pubblica installata nella piazza di Galatone coperta da telecamere di video-sorveglianza. Dal filmato è emerso che nei pressi della citata telefonica era presente un’autovettura Polo Volkswagen‎ di colore grigio, di cui si poteva rilevare chiaramente il numero di targa, con due persone a bordo le quali, una volta scese si erano dirette all’interno della cabina telefonica per inviare messaggi. Il cerchio a quel punto si è stretto intorno a Kevin Pacillo, congettura rafforzata anche dai filmati del sistema di sorveglianza installato presso un negozio di compro oro dell’imprenditore a Lecce, che aveva immortalato, all’interno dell’attività commerciale, l’estortore durante la compravendita di alcuni monili e, come per legge, era stato identificato come cliente. Sulla scorta dei gravi indizi di colpevolezza raccolti, il Gip del Tribunale di Lecce Vincenzo Brancato ritenuta la pericolosità manifestata con spregiudicatezza ed elevata inclinazione a delinquere dell’uomo ha applicato nei confronti del sospettato la misura della custodia cautelare in carcere e, pertanto, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Tempio Pausania.

Potrebbeinteressarti