Pronte a fare shopping con borse schermate, fermate tre donne brindisine

All’interno dell’auto sono state trovate tre carte di identità, due oggetti metallici per staccare le placche antitaccheggio e un cappello in lana marca Adidas.  Erano a spasso nel centro di Lecce, pronte a fare shopping con borse schermate. A fermare tre donne brindisine in Via Sauro, ieri pomeriggio, una volante della Polizia: una delle tre era già stata denunciata per furto nel settembre del 2014. Alla richiesta dei documenti di identità, le tre hanno dichiarato di non averle al seguito, reagendo al controllo in maniera infastidita e chiedendo di poter interpellare l’avvocato. Un’altra ha sostenutoi che gli agenti non potevano controllare le sue generalità ed il contenuto della borsa in quanto uomini. Le tre fermate erano infatti in possesso di borse schermate con un doppiofondo in alluminio per eludere i sistemi d’allarme anti taccheggio. I poliziotti hanno chiesto dove fosse il mezzo con il quale erano arrivate a Lecce: in un primo tempo, le tre donne hanno dichiarato di aver preso il treno, ma ad un’analisi più attenta, gli agenti, hanno controllato il mazzo di chiavi in possesso di una delle fermate, scoprendo che corrispondeva ad una Smart parcheggiata poco distante. Nell’autovettura c’erano tre carte di identità corrispondenti alle tre donne brindisine, due pinze metalliche per staccare le placche antitaccheggio e un cappello in lana marca Adidas completo ancora di tagliando di marca, di prezzo e di placca antitaccheggio, probabilmente rubato. Una delle fermate, vista la situazione, a quel punto, ha cercato di allontanarsi opponendo resistenza nei confronti degli operatori. Al termine degli accertamenti, le tre brindisine, di 35, 38 e 21 anni sono state indagate in stato di libertà per ricettazione, una di loro anche per resistenza e, visti i numerosissimi precedenti penali per furto, anche allontanate dal Comune di Lecce con foglio di via obbligatorio che impone ad esse il divieto di fare ritorno nel capoluogo per tre anni.