Ambiente Lecce 

Oli esausti senza “casa”: odissea di un cittadino alla ricerca del sito per il conferimento

Adoc Lecce racconta, dopo aver approfondito e verificato, lo stato dell’arte della raccolta degli oli esausti domestici nella città di Lecce. E il risultato è sorprendente e senza ...

Adoc Lecce racconta, dopo aver approfondito e verificato, lo stato dell’arte della raccolta degli oli esausti domestici nella città di Lecce. E il risultato è sorprendente e senza uscite. Versato in uno specchio d’acqua un solo litro di olio vegetale è in grado di formare una pellicola inquinante grande quanto un campo da calcio e di rendere non potabile un milione di litri d’acqua (pari a circa la quantità consumata da un individuo in 14 anni). Mai, mai e poi mai si dovrebbe versare l'olio esausto negli scarichi idrici. Su segnalazione di un cittadino, Adoc ha approfondito e verificato direttamente lo stato dell'arte della raccolta degli olî esausti domestici nella città di Lecce. Si parte da un paio di buone fritture e due litri d'olio da smaltire: finora il bravo cittadino aveva due alternative, o l'ecocentro di via S. Nicola o il gabbiotto di via Corvaglia. Ora, con il cambio di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, il primo è sbarrato senza che sia stato nemmeno affisso un cartello informativo e la situazione è quella descritta nella foto allegata: la gente non informata continua a depositare spazzatura addossandola al cancello, pensando ad una chiusura temporanea. Il secondo è stato completamente rimosso. Anche qui nessuna informazione al cittadino. Qualcuno potrebbe dire che sia normale, essendo cambiata la ditta. Ma andando sul sito della Monteco, vengono indicati ben tre ecocentri di conferimento: “La nostra operatrice – spiega l’avvocato Alessandro Presicce, presidente provinciale di Adoc Lecce - va alla ricerca di questi ecocentri: tutti chiusi. Allora chiamiamo il Front Office Ambiente del Comune, qualcosa ci sapranno dire. Al Front Office si limitano a darci il numero verde della nuova ditta. Dopo un'ora di squilli a vuoto, qualcuno risponde, ma conferma che il servizio di conferimento non è attivo in quanto gli ecocentri sono stati realizzati, ma non attivati per ritardi nelle autorizzazioni da parte, pare, del Comune di Lecce”. In conclusione, il cittadino e l’operatrice hanno conservato l'olio per conferirlo quando il servizio sarà riattivato. Ma cosa ne sarà dell'olio raccolto in queste settimane dai cittadini che non avranno voglia di perdere una giornata tra musichette d'attesa, ecocentri sbarrati ed ecocentri fantasma? All'Assessore all'Ambiente l'ardua risposta, “che – sottolinea Presicce - speriamo che arrivi prima che quell'olio, quatto quatto, finisca nei lavandini della nostra città”.    

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