Gallipoli spiaggia low cost, in Italia aumentano i prezzi ma non nel Salento

Lo studio di Sib e AdnKronos traccia la mappa dei prezzi sulle spiagge italiane: la più cara è Alassio, Gallipoli e la Puglia hanno gli stessi prezzi del 2014. E’ Gallipoli la spiaggia meno cara tra quelle più richieste d’Italia. Lo dice l’indagine di AdnKronos che ha tracciato una piccola mappa dei prezzi in collaborazione con il Sib, il Sindacato Balneari Italiani. Lo studio mette a confronto cinque spiagge e assegna alla Perla dello Ionio il primato di località low cost. La spiaggia più cara è quella di Alassio, in Liguria. Per un ombrellone, un lettino e un ingresso i prezzi variano da 10 a 24 euro mentre a Gallipoli per le stesse attrezzature si va da 6 euro a un massimo 15 euro, qui il prezzo di una sdraio aggiuntiva è di circa 4 euro. Più cara a Rimini, da sempre meta del turismo low cost, dove l'ingresso in spiaggia è gratuito ovunque e per ombrellone, lettino e servizi si pagano da 10 a 18 euro. Il 'caro ombrellone' trova riscontro nei dati rilevati dall'Adoc, l'associazione dei consumatori che, in linea generale, lamenta aumenti del 2,7% in media sui vari litorali.  L'Adoc ha fatto uno screening dei pezzi a livello regionale da cui emerge che dove si registrano i maggiori aumenti sono il Veneto con +6,6% e la Toscana con +5,8%. A seguire la Liguria con +4%il Lazio +3,7%, la Sardegna +2,7% e l'Emilia Romagna +1,6%. Mentre in Puglia, Marche, Sicilia e Campania i prezzi sono rimasti pressoché invariati rispetto al 2014. Il segretario dell'Adoc infine ricorda che "l'accesso all'arenile, al bagnasciuga, è libero ma purtroppo, nonostante ci sia una legge del 2006 a regolare al materia, questo diritto ancora oggi è spesso disatteso e molti stabilimenti non consentono l'ingresso gratuito. In questi casi - conclude Tascini - non essendo ciò legittimo ci si deve rivolgere alla Polizia municipale, o ai Carabinieri o alla Capitaneria di Porto".