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Ecocentro a Lido Marini, Casili (M5S): ''Favorire confronto in Commissione''

il vicepresidente del Consiglio Regionale aspica la calendarizzazione immediata dell’audizione.

''Siamo assolutamente consapevoli dell’utilità dei centri comunali di raccolta differenziata dei rifiuti e della necessità di sfruttare le risorse pubbliche messe a disposizione della Regione e ringraziamo l’assessora Maraschio e il direttore del Dipartimento Garofoli per i chiarimenti forniti sul progetto per la realizzazione di un ecocentro in località Lido Marini ad Ugento. Tuttavia, trovandoci in un contesto ad alta vocazione turistica, riteniamo necessario un confronto sul progetto che presenta criticità sia rispetto all’istruttoria condotta ai fini dell’ammissione al finanziamento regionale, con particolare riferimento al requisito, autocertificato dal Comune, della piena disponibilità dell’area in cui è prevista la realizzazione dell’impianto, sia per quanto riguarda la sua localizzazione e l’effettivo fabbisogno di un ulteriore centro di raccolta nel territorio comunale di Ugento in cui risultano già realizzati tre impianti a servizio delle aree maggiormente abitate. Per questo auspico che la richiesta di audizione dell’amministrazione comunale di Ugento, della competente sezione Regionale e della Proloco di Lido Marini sia calendarizzata il prima possibile in Commissione Ambiente per dare voce a tutti i soggetti interessati e per favorire un ulteriore e utile momento di confronto e partecipazione''. Lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili.

''Nel 2019 - continua Casili - ai fini della partecipazione all’Avviso regionale il Comune aveva individuato quale area in cui ubicare l’impianto, quella destinata alla cessione in favore del Comune nell’ambito del Piano di lottizzazione proposto a gennaio 2013 dai proprietari del comparto n°78 del vigente P.R.G. A maggio 2022, in seguito all’accoglimento dell’istanza di finanziamento da parte della Regione, l’istruttoria del Piano di Lottizzazione non risultava ancora conclusa, pertanto l’Amministrazione ha provveduto ad avviare il procedimento per l’esproprio delle aree interessate dall’intervento con contestuale avvio delle relative procedure funzionali all’adozione di una variante al vigente P.R.G. Sembrerebbe, quindi, non sussistere, né all’epoca della presentazione dell’istanza né allo stato attuale, il requisito relativo alla piena disponibilità dell’area. Criticità sembrerebbero esserci anche per quello che riguarda l’adeguatezza della viabilità di accesso all’impianto, gli impatti del traffico veicolare sulla vicina zona residenziale e la produzione di impatti odorigeni per la previsione di conferire la frazione organica''.

''È noto a tutti il contributo offerto dai centri di raccolta nel perseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale in materia di rifiuti. Questi impianti favoriscono l’efficientamento dei servizi e sono importanti per sostenere l’aumento delle percentuali di raccolta differenziata e di prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti, per limitare le quantità di scarti da conferire in discarica, ma come tutti gli impianti, anche se meno impattanti, devono essere localizzati e progettati razionalmente per garantire che le risorse pubbliche ad essi destinate siano utilizzate in modo efficiente. Diversamente il rischio è quello di fornire un servizio inutile e di produrre ulteriore consumo di suolo sottraendo aree verdi alla comunità. Per questo ribadisco la  richiesta di ascoltare gli attori interessati, così da poter dare risposte chiare ai cittadini''.


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