Sanità Lecce 

Oncologia Geriatrica del Fazzi diventa centro di formazione e ricerca internazionale

Il reparto leccese guidato dalla dottoressa Silvana Leo è stato inserito in una rete internazionale di ricerca.  Riconoscimento internazionale per l’Oncologia Geriatrica del Polo ...

Il reparto leccese guidato dalla dottoressa Silvana Leo è stato inserito in una rete internazionale di ricerca.  Riconoscimento internazionale per l’Oncologia Geriatrica del Polo Oncologico dell’ospedale “Vito Fazzi”. La SIOG, Società Internazionale di Oncologia Geriatrica che ha sede a Ginevra, ha infatti inserito l’Unità di Onco-geriatria della ASL Lecce nel novero dei Centri di formazione e ricerca affiliati. Insieme al reparto leccese solo due realtà italiane (Nuovo Ospedale di Prato e San Paolo di Milano) e altre strutture a livello europeo e mondiale, soprattutto negli Stati Uniti e in Canada. Il progetto della SIOG punta a creare un data-base internazionale per lo scambio e l’accrescimento delle conoscenze: una “rete” in cui è ora entrata a pieno titolo l’Oncologia Geriatrica di Lecce, di cui è responsabile la dottoressa Silvana Leo, attivamente impegnata in questo campo anche come presidente nazionale del GIOGer (Gruppo italiano di Oncologia Geriatrica). L’incidenza delle malattie oncologiche aumenta con l’età in entrambi i sessi e che una più lunga aspettativa di vita nella popolazione anziana (si stima che nel 2030 saranno raddoppiati gli over 65 anni e quadruplicati quelli over 85) suggerisce una maggiore attenzione nel trattamento delle patologie oncologiche proprio in questo segmento di età. I dati demografici ed epidemiologici, del resto, hanno un riflesso diretto sul carico assistenziale per le strutture sanitarie, che sta rapidamente aumentando e sta modificando soprattutto le caratteristiche della richiesta: in Italia circa il 40% dei ricoveri ospedalieri è rivolto agli anziani. La struttura leccese si occupa di questi pazienti, sempre più numerosi e più fragili, che hanno bisogno di cure che tengano in conto le variabili legate all’età e certe peculiari problematiche. Risulta quindi estremamente importante una valutazione geriatrica multidimensionale (VGM) nell’approccio del paziente oncologico anziano, con l’utilizzo di screening rapidi (2mila nel solo 2016) e l’intervento di specifiche figure professionali: geriatra, fisioterapista, assistenza domiciliare sanitaria e non, dietista, psicologo, palliativista. Uno schieramento di forze capace di valutare un possibile trattamento medico ad hoc e formulare un programma completo o personalizzato. E in grado, su un piano diverso, anche di innescare un “dialogo” virtuoso fra gli specialisti che operano con la dr.ssa Leo, in particolare la dr.ssa Caterina Accettura, e i volontari (pazienti, familiari dei pazienti, data manager, psicologi, nutrizionisti) che credono nell’importanza di una Unità di Onco-Geriatria. Un percorso reso possibile anche grazie al supporto dell'Associazione di volontari “La Chiave d'Argento – Onlus”, che si occupano di accoglienza, screening rapido di valutazione geriatrica, supporto nutrizionale e psicologico. Questa organizzazione garantisce una presa in carico globale del paziente anziano con cancro, sin dall’inizio del percorso diagnostico e terapeutico.

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