Cultura 

“Niente capitale della cultura? Puntiamo sul Salento patrimonio dell’Unesco. Matera c’è già dal 1993”

Woitek Pankiewicz, presidente di “Valori e rinnovamento”, dopo la bocciatura rilancia e propone di far inserire il Salento e Lecce nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco. “A...

Woitek Pankiewicz, presidente di “Valori e rinnovamento”, dopo la bocciatura rilancia e propone di far inserire il Salento e Lecce nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco. “Abbiamo invitato Perrone e Gabellone ad avviare le procedure di inserimento”. Mentre è ancora tempo di analisi per la delusione di non essere riusciti a diventare capitale della cultura, c’è già chi guarda oltre e pensa ad un nuovo obiettivo. È il caso di Woitek Pankiewicz, presidente di “Valori e rinnovamento”, che rilancia e butta sul piatto una nuova sfida per la città ed il territorio. “Non ce l'abbiamo fatta a conquistare il titolo di Capitale Europea della Cultura. Non importa” spiega “Tutta la comunità salentina si impegni ora ugualmente per realizzare ciò che abbiamo definito in questi giorni un salto nel futuro, un laboratorio che ha generato  progetti da portare avanti comunque. Intanto, rilanciamo la proposta: Lecce diventi Patrimonio Mondiale nella lista dell'Unesco (Unesco World Heritage List)”. La proposta, presentata già lo scorso lo scorso 9 settembre - testimonial Edoardo Winspeare - nell'ambito del Progetto “Salento Ideale”, è stata adesso nuovamente sollecitata al primo cittadino e al presidente della Provincia: “Stamattina abbiamo scritto al sindaco Perrone e al Presidente Gabellone invitandoli ad avviare le procedure di inserimento” racconta Pankiewicz, “Il Salento ha le carte in regola perché si possa presentare la candidatura per essere inclusi come sito nella lista del patrimonio mondiale culturale e naturale dell'Unesco. Attualmente l'Italia è la nazione che detiene il maggior numero di siti (50). Tra questi già dal lontano 1993 ci sono i Sassi di Matera, città che evidentemente ha avuto politici ed istituzioni  più intraprendenti e concreti. Nel 2006, su iniziativa del sindaco Poli Bortone, Salento and the ‘Barocco Leccese’ fu inserito nella Tentative List, la lista propositiva. La cosa, purtroppo non ha avuto nessun seguito. Il movimento ‘Valori e rinnovamento’ è fermamente convinto che  l'economia della bellezza e il turismo delle identità siano risorsa strategica e volàno della crescita economica del Salento  e che l'inserimento di Lecce e del Salento nella lista dei siti del patrimonio mondiale dell'umanità Unesco aumenterebbe enormemente la capacità di promozione del territorio e quindi la potenzialità di attrazione dell'immagine di Lecce e del Salento nel mondo”.

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