Ambiente Melendugno 

Tap, appuntamento prima della ratifica parlamentare. Ma si presenta solo il M5S

Appuntamento con i parlamentari del Salento a Melendugno, alla vigilia della ratifica dell'accordo tra stati sulla Tap. Ma alla chiamata risponde solo de Lorenzis del Movimento 5 Stelle. La ratifi...

Appuntamento con i parlamentari del Salento a Melendugno, alla vigilia della ratifica dell'accordo tra stati sulla Tap. Ma alla chiamata risponde solo de Lorenzis del Movimento 5 Stelle. La ratifica prevista per domani alla Camera slitterà di qualche ora per fare spazio alla Legge di Stabilità. Ma intanto Melendugno si mobilita, sperando di fermare la Tap, magari con uno sgambetto giuridico. Nel comune salentino che ormai da oltre un anno è divenuto l'epicentro della lotta al gasdotto erano convocati i parlamentari del Salento che avrebbero dovuto prendere una posizione sul voto. Ma all'appuntamento non era presente quasi nessuno dei parlamentari invitati, tranne il deputato del Movimento 5 Stelle, Diego De Lorenzis che ha illustrato il percorso del suo gruppo parlamentare per ostacolare il progetto. Il ruolo di Bari in questa partita resta però centrale: seppur non vincolante il suo parere ha una connotazione politica determinante. Secondo il M5S, infatti, la Regione, una volta assunta una posizione chiara, potrebbe anche impugnare di fronte alla Corte Costituzionale la legge di ratifica approvata dal Parlamento, in quanto non si tratta di un accordo politico ma economico, con ricadute sul governo del territorio e sulla salute, materia che è anche di competenza regionale. La seconda strada passa per il Tar, per il mancato rispetto della convenzione di Aarhus, con cui l'Unione europea intende sensibilizzare e coinvolgere i cittadini nelle questioni ambientali. Il percorso di partecipazione, informazione e trasparenza della cittadinanza interessata sarebbe infatti dovuto partire molto prima. La terza strada, infine, potrebbe essere quella della Corte dei Conti: nell'accordo tra i tre Paesi, infatti, si fa riferimento esplicito al progetto presentato da Tap per San Foca e ratificarlo potrebbe mettere lo stato italiano a rischio di contenziosi qualora le procedure si bloccassero. 

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