Cronaca Sanità Lecce 

Avviata l’attività della Chirurgia Vascolare al ''Vito Fazzi'' di Lecce

L’attività è stata illustrata nel corso dell’audizione nella Commissione Sanità in Consiglio regionale.

La Chirurgia Vascolare del Vito Fazzi di Lecce - diretta dal Prof. Enrico Maria Marone - ha avviato la sua attività chirurgica. L’attività è stata illustrata nel corso dell’audizione nella Commissione Sanità in Consiglio regionale.

Uno step di rilievo per il ''Vito Fazzi'' e per l’offerta sanitaria salentina che si arricchisce di una branca della medicina che si occupa della diagnosi e del trattamento delle malattie che colpiscono i vasi sanguigni, ovvero arterie e vene, ad esclusione di quelli del cuore e del cervello (che sono gestiti rispettivamente dalla cardiochirurgia e dalla neurochirurgia). Gli interventi in chirurgia vascolare puntano a ripristinare una corretta circolazione del sangue in caso di ostruzioni, dilatazioni anomale o malformazioni dei vasi.

Le finalità principali sono:
- Prevenire complicanze gravi, come emorragia, ictus, embolie o amputazioni;
- Migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da patologie vascolari croniche;
- Curare malattie vascolari mediante tecniche chirurgiche tradizionali o mini-invasive.

L’equipe diretta dal Prof Marone - che opererà presto a pieno regime nel terzo piano del DEA - interverrà in vari contesti, tra cui:
- Aneurismi: dilatazioni anomale delle arterie, come l’aneurisma dell’aorta addominale, dell’aorta toracica, dell’aorta toraco - addominale, dei vasi viscerali o delle arterie degli arti inferiori e superiori. Questa condizione può essere pericolosa se non trattata, poiché l'aneurisma può rompersi, causando emorragie interne gravi;
- Dissezioni aortiche acute o croniche: una lacerazione di una parte della parete del vaso che comporta lo scollamento degli strati all’interno dello stesso con conseguente rottura dell’aorta od occlusione dei rami che nascono da essa;
- Arteriopatie periferiche: restringimenti o occlusioni delle arterie, spesso agli arti inferiori, che possono causare dolori, ulcere o, nei casi gravi, necrosi;
- Malattia cerebrovascolare: restringimenti delle arterie del collo che possono causare ictus, invalidanti o letali;
- Traumi vascolari: la lesione traumatica dei vasi che può causare emorragie, anche letali, o ischemia e trombosi;
- Insufficienza venosa cronica: patologie delle vene, come le varici (vene varicose), che possono causare gonfiore, dolore e complicazioni cutanee agli arti inferiori;
- Trombosi ed embolie: formazione di coaguli nei vasi sanguigni che possono bloccare la circolazione e mettere a rischio la vita;
- Accessi vascolari: creazione di accessi artero-venosi per dialisi nei pazienti con insufficienza renale;
- Ulcere vascolari: lesioni cutanee dolorose dovute all’ischemia (ulcere arteriose) o alla stasi venosa (ulcere venose) che necessitano di medicazioni avanzate;
Diagnostica vascolare non invasiva: la diagnosi delle malattie delle arterie e delle vene mediante l’impiego degli ultrasuoni (ecocolorDoppler).

Verranno impiegate sia tecniche tradizionali a cielo aperto sia tecniche endovascolari. L’intervento endovascolare è una tecnica minimamente invasiva che utilizza cateteri inseriti attraverso piccole incisioni per trattare le malattie vascolari. Questa procedura è spesso utilizzata per trattare aneurismi o stenosi (restringimenti) ed occlusioni delle arterie.

A supporto dell’attività di Chirurgia Vascolare il ''Vito Fazzi'' è dotato delle più avanzate tecnologie in ambito diagnostico e terapeutico.


Potrebbeinteressarti