Politica Università Lecce 

Poli Bortone: ''Incontro col Rettore chiesto da me nell'ottica dell'ascolto''

La replica ai sindacati universitari Anief e Cobas della candidata sindaco del centrodestra: ''chi si ritiene depositario di verità assolute evita o non reputa necessario l’ascolto e il confronto''.

''Le considerazioni dei sindacati del personale universitario circa il mio incontro con il rettore, avuto nei giorni scorsi, vanno fuori binario, ed è doveroso da parte mia chiarire le circostanze del confronto. Sono stata io, infatti, a chiedere l'incontro per fare il punto su Lecce città universitaria e discutere di alcune idee e proposte per il futuro. Non è stato il professor Fabio Pollice a sollecitarlo, come fanno intendere invece i rappresentanti di Anief e Cobas Unisalento, i quali auspicano che il rettore, in tema di par condicio, voglia incontrare anche gli altri candidati per costruire un confronto plurale e produttivo''. Lo chiarisce Adriana Poli Bortone, candidata sindaco di Lecce per il centrodestra.

''Un chiarimento, il mio, dovuto e necessario alla luce degli impegni programmati in questo periodo che hanno il loro punto di forza proprio nel confronto chiaro e partecipato. L'incontro con Pollice è stato una delle tappe da me pianificate, così come ho fatto con tutti gli ordini professionali, gli enti territoriali per il commercio, le associazioni degli industriali, i sindacati, nell'ambito di un percorso organico e quanto più completo possibile di dialogo con tutte le parti attive della città. Il rettore ha accolto con grande disponibilità e lungimiranza la mia richiesta di fare il punto sul presente e sulle prospettive di Lecce città universitaria e sono certa che avrebbe accolto ugualmente e con lo stesso spirito la richiesta di altri, se l'avessero avanzata. Non c'è stato, quindi, alcun favoritismo da parte sua''.

''Rilevo piuttosto, come nell'ambito politico cittadino, c'è chi dimostra una certa allergia agli incontri e al dialogo e chi invece, come me, cerca il confronto. Ritengo che solo dallo scambio di idee e vedute possa scaturire una progettualità realmente partecipata e condivisa, così come indica la logica della democrazia. Chi non è abituato agli incontri evidentemente ritiene di essere depositario di verità assolute. Che però mal si conciliano proprio con quella dimensione realmente partecipata della politica e dei suoi obiettivi a servizio della comunità e di tutte le sue componenti''.


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