Sanità Lecce 

Liste d'attesa, De Giorgi (OmCeo): ''Certa stampa tace sulle vere cause''

Il Presidente dell'Ordine dei Medici di Lecce interviene dopo la messa in onda di un servizio in cui non sono state fornite correttamente e compiutamente elementi di valutazione oggettivi.

''Ancora una volta l’informazione pubblica finalizza il servizio unicamente per confermare una premessa, spesso un pre-giudizio e non a fornire correttamente e compiutamente elementi di valutazione. Su un canale televisivo privato è comparso recentemente un servizio riguardante le liste d’attesa registrate a Lecce. Non sono state però riportate correttamente e integralmente le spiegazioni date''. Lo afferma in un comunicato Doneto De Giorgi, Presidente dell'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Lecce.

''Si è taciuto - prosegue De Giorgi - sul cambio dei codici, previsti per il 01.04.2024, circostanza che non ha reso possibili alcune prenotazioni, non è stato evidenziato lo sforzo per offrire un ampliamento delle prestazioni per i pazienti oncologici, non si è nemmeno accennato al grande impegno della Direzione Aziendale per eliminare gli ostacoli burocratici e organizzativi (che hanno determinato una netta riduzione delle attese), ma soprattutto non è stato evidenziato lo sforzo immane dei Medici (su cui comunque ricade la responsabilità di essere il front office) per offrire adeguate risposte, nonostante gli organici assolutamente esigui e insufficienti''.

''Nulla vien detto sulle attese delle prestazioni chirurgiche, con una netta e insopportabile riduzione o assenza delle prestazioni elettive erogate (soprattutto negli ospedali periferici) a causa di carenze critiche di anestesisti e chirurghi. Da taluni viene sottolineato come la causa di tutto sia l’ALPI (si fa intendere che a fronte di attese di molti mesi, pagando si può ottenere una prestazione immediata). A parte i casi di attività privata, l’ALPI è regolamentata da rigide normative e viene eseguita al di fuori dell’orario di lavoro, dopo un’attività istituzionale enormemente più intensa, sottraendo qualità alla vita e tempo a famiglia, amici e se stessi, senza considerare che nel caso di richieste del MMG che non possono essere evase nei tempi stabiliti, la legge 124/98 Art 3 comma 13 prevede l’erogazione delle prestazioni attraverso l’ALPI, a carico dell’ASL, eccetto il pagamento del ticket (se dovuto)''.

''Le vere cause delle liste d’attesa, oltre agli aspetti burocratici e organizzativi ancora presenti, sono l’aumento del numero e complessità delle prestazioni richieste (non sempre idonee) e la riduzione del numero dei Medici sulle cui spalle pesa gravemente il problema e sempre più incentivati a “fuggire” dal nostro territorio e dalle strutture pubbliche'', conclude De Giorgi.


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