Cronaca Sanità Lecce Responsabilità medica del Vito Fazzi di Lecce, famigli ottiene risarcimento Il Tribunale di Lecce ha condannato il nosocomio del capoluogo salentino a risarcire i familiari di un 70enne deceduto per una complicanza post-operatoria mentre era ncora ricoverato. 17/05/2024 circa 2 minuti Ciascuno deve sapersi rassegnare per il venir meno dei propri cari. Ma tale rassegnazione non giunge mai a maturarsi quando la causa della scomparsa si sarebbe potuta fronteggiare e superare, laddove ve ne fossero stati i mezzi. Ed è proprio la rassegnazione che è mancata alla moglie e ai figli di un uomo di 70 anni, per aver perso il proprio caro a distanza di pochi giorni dall’intervento a causa di una complicanza post-operatoria manifestatasi mentre era ricoverato presso l'ospedale del capoluogo salentino.La famiglia, assistita da Renna Studio Legale, con gli avvocati Alessandra De Benedittis e Riccardo Renna, ha ottenuto l’accertamento di una grave responsabilità da colpa di organizzazione imputabile all’amministrazione sanitaria leccese ottenendo un risarcimento complessivamente superiore ad € 600.000, per i fatti di seguito riportati.L’uomo era ricoverato presso l’U.O. di Cardiologia del ''Vito Fazzi'' di Lecce per sottoporsi ad un delicato intervento, eseguito dai sanitari in modo ineccepibile. A distanza di pochi giorni dall’intervento, però, si era manifestata una complicanza post-operatoria. Complicanza che non fu possibile gestire tempestivamente, praticando l’intervento salva-vita, poiché tutte le sale operatorie erano occupate per la contestuale esecuzione, nello stesso reparto, di interventi programmati.I fatti sono stati, dapprima, portati a conoscenza della magistratura penale da parte dei familiari della vittima. Nonostante, a seguito della denuncia querela, sporta con il patrocinio dell’avv. Mariagrazia Barretta, sia stato aperto un procedimento penale nei confronti del personale sanitario che avrebbe dovuto impedire quanto occorso allo sfortunato paziente, corretta si è rivelata la scelta dei familiari della vittima, assistiti da Renna Studio Legale, di non costituirsi parte civile nel procedimento penale e di promuovere separato giudizio davanti al Tribunale civile di Lecce.Il procedimento penale, infatti, si è concluso con l’assoluzione di tutti gli imputati. In sede civile, invece, lo scorso 7 maggio, il Tribunale ha accolto la domanda di risarcimento danni proposta dalla vedova e dai figli del paziente deceduto. Il Tribunale ha condiviso la difesa dei congiunti superstiti ed ha riconosciuto come sia ingiustificabile, per le modalità in cui si è verificato, il decesso di un paziente ricoverato nel principale ospedale del territorio locale, in un reparto ad altissima specializzazione come quello di cardiochirurgia.Si legge nella sentenza: ''Qualora determinate sale operatorie siano occupate per l’esecuzione di interventi programmati, debbono essere riservate, ossia libere e pronte all’uso, in misura congrua, anche sale operatorie per la cura delle possibili emergenze, tanto più che, nella specie, la prestazione pretesa era richiesta al principale ospedale del capoluogo salentino, con un bacino di utenza di centinaia di persone''.
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