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La riforma della Giustizia e del Processo tributario

L'avvocato tributarista Maurizio Villani: Nasce la quinta magistratura tributaria.

Con la legge n.130 del 31 agosto 2022, entrata in vigore il 16 settembre 2022, finalmente è stata istituita la V Magistratura Tributaria (dopo quella civile, amministrativa, contabile e militare) che ha introdotto innumerevoli disposizioni in materia di giustizia e di processo tributari.
Per approfondire tale tematica e fare luce sulla portata innovativa delle norme, sulle modifiche auspicate e sugli aspetti di ulteriore criticità, Confindustria Lecce con l'Ordine degli Avvocati e dei Consulenti del Lavoro della provincia di Lecce, ha organizzato il convegno su “La riforma della giustizia e del processo tributari”.

“La legge di riforma della giustizia e del processo tributario – ha detto in apertura il presidente di Confindustria Nicola Delle Donne - si è posta come finalità quella di dare attuazione agli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, incentrati sul miglioramento della qualità delle sentenze tributarie e sulla riduzione del contenzioso in Corte di Cassazione. Tali obiettivi sono stati raggiunti puntando proprio sulla revisione dell’ordinamento degli organi speciali di giustizia tributaria e sull’introduzione di istituti processuali volti non solo a ridurre il contenzioso esistente, ma anche a incentivare l’uniformità dei giudizi in materie analoghe”.

Per l'Ordine degli Avvocati è intervenuto il consigliere Cosimo Rampino il quale, dopo aver rimarcato la portata della riforma, che ha visto l'avv. Villani impegnato in prima persona, ha auspicato che le imprese considerino il ruolo dell’avvocato come professionista da utilizzare nella genesi dei rapporti giuridici, in modo da ridurre al minimo il ricorso alla giurisdizione e valorizzandone allo stesso tempo le conoscenze e competenze, con un indubbio ritorno per le stesse imprese.

Dopo oltre vent’anni dalla presentazione del progetto di riforma della giustizia e del processo tributari è stata avviata in settembre la V Magistratura, una vera e propria rivoluzione sia sul fronte del reclutamento dei giudici, sia su quello procedurale. Sono state in particolare introdotte – ha spiegato l’avvocato Villani - novità sia per quanto riguarda l’apparato della giurisdizione tributaria (nuova denominazione, commissioni giudicanti e magistrati tributari, che potranno assumere in taluni casi anche la veste monocratica), sia con riferimento alle norme processuali tributarie che ne regolano il funzionamento, in molteplici aspetti di interesse (udienze in videoconferenza, onere della prova e possibilità di prova testimoniale), introducendo anche, in alcune ipotesi specificamente disposte dalla norma, la possibilità di definire le controversi pendenti in Cassazione”.
Tale riforma, invocata peraltro da tutti i contribuenti, nonché dagli operatori del settore, rappresenta uno strumento di miglioramento dell’intero sistema di giurisdizione tributaria, che senza dubbio sta già incidendo positivamente su diversi aspetti del suo funzionamento.
Esistono, tuttavia, ancora aspetti e fattispecie migliorabili, ma la strada è stata tracciata: “si auspica – ha concluso Villani - che, de iure condendo, il legislatore allarghi le maglie della riforma, così da rendere ancora più efficiente il sistema della giustizia tributaria consentendo di ridurre in maniera efficace il carico del contenzioso fiscale in tutti i gradi di giudizio, oltre che intervenire con maggiore attenzione sulla disciplina del procedimento amministrativo con lo scopo di dare anche ulteriore effettività al contraddittorio endoprocedimentale”.

di Adriana Greco


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