Economia e lavoro 

Il futuro della professione del dottore commercialista

Seminario ad Unisalento alla presenza di Massimo Miani, già presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili negli anni 2017-2021

Il dottore commercialista è da sempre un interprete privilegiato nel favorire lo sviluppo delle imprese. Un’azione che lo vede protagonista nelle attività di controllo e definizione delle strategie aziendali da porre in essere, gestendo la crescente complessità dell’ambiente in cui si trova ad operare ogni singola realtà imprenditoriale. Se ne è parlato all’Università del Salento alla presenza di Massimo Miani, già presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili negli anni 2017-2021.

Il professionista è venuto a Lecce per parlare con gli studenti di economia di Unisalento nell’ambito dell’incontro “La professione del Dottore Commercialista tra competenza e specializzazione. Riflessioni” organizzato da Antonio Costa, ordinario di Economia Aziendale. Al momento di confronto, introdotto dal presidente dei Commercialisti salentini Fabio Corvino, erano presenti numerosi componenti del consiglio dell’Ordine leccese: da Simona Marchetti, dottore commercialista e ricercatrice di Economia Aziendale a Luisa Crusi,  presidente della Fondazione Messapia, Rosario Giorgio Costa, presidente onorario della Fondazione dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Lecce e già presidente dell’Ordine e tanti altri colleghi che hanno voluto incontrare l’esperto protagonista dell’iniziativa.

L’incontro ha fatto comprendere ai giovani presenti i potenziali scenari della professione, nonché i relativi confini. Al dottore commercialista, oggi, si richiede un cambiamento culturale: ogni professionista oltre ad essere legata ai propri ambiti deve saper guardare con curiosità ed impegno al mondo che cambia: dalla sostenibilità alla prevenzione della crisi di impresa, oltre alla programmazione strategica e alla finanza agevolata.  

“Siamo impegnati nel riportare i giovani a fare questa professione che dopo il forte interesse riscontrato negli anni 90 oggi sembra averne meno -afferma Massimo Miani- Parliamo di un lavoro entusiasmante che coinvolge ogni singolo professionista in tanti e diversi ambiti. Per questo è importante tornare in contatto con le Università, per parlare con gli studenti e spiegare bene cosa fa il commercialista, che non è solo quello che si occupa delle dichiarazioni dei redditi o della contabilità ma è molto altro. Ogni singolo impegno va affrontato con la giusta e necessaria passione, abbinata allo studio ed alla preparazione: senza la necessaria cultura è impossibile svolgere questa professione. Il tutto abbinato alla passione ed alla voglia di dare il proprio contributo alla crescita economica del territorio che ci circonda. Per riuscire e raggiungere i propri obiettivi, come in tutti i lavori, è necessario essere mossi dalla imprescindibile passione per quello che si fa. Dall’altra parte bisogna farsi carico del senso di responsabilità che da sempre lega ogni professionista al suo cliente: noi siamo i confidenti dell’imprenditore che spesso ci chiama anche per fatti che esulano dall’attività d’impresa. Si tratta di un “punto” importante dal quale ripartire: la fiducia che unisce il professionista al suo cliente è frutto dell’impegno profuso ogni giorno da ogni singolo Dottore Commercialista, senza mai stare a guardare l’orologio, garantendo quella marcia in più che consente all’imprenditore di confrontarsi ed aprirsi senza remore. I ragazzi devono partire da questa base per dar vita ad un percorso che mi auguro sia sempre più ricco di soddisfazioni per ognuno di loro”.

“Ogni azienda vive nella certezza di avere al proprio fianco il giusto professionista, dal quale poter ottenere le necessarie indicazioni per raggiungere gli obiettivi prefissi – aggiunge Fabio Corvino- Dobbiamo toglierci dagli adempimenti, che per l’impresa sono solo un costo, e tornare svolgere quel ruolo di consulenza allo sviluppo che permette ad ogni singola realtà produttiva e/o associazionista di guardare lontano sfruttando nel miglior modo il vero valore aggiunto che ogni professionista può fornire” .

“I confini della professione del Dottore Commercialista ed Esperto contabile sono ampi – conclude Antonio Costa- È per questo molto importante focalizzare l’attenzione sullo studio in modo da potersi presentare sul mercato con una cultura che consenta ad ogni singolo giovane professionista di affrontare nel miglior modo l’evoluzione dei mercati e della vita di ogni singola impresa. Le diverse specializzazioni, consentono inoltre, al Commercialista di accostare ad ogni singola realtà la propria attività professionale. Per questo è necessario essere pronti ad acquisire nuove abilità sul lavoro, sfruttando al meglio la formazione continua che la professione offre”.



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