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In occasione del Puglia Pride, il 26 giugno ritorna la giornata di promozione del Test Hiv. Viviana Bello di LILA: “Fare il test HIV continua ad essere un evento straordinario. È importa...

In occasione del Puglia Pride, il 26 giugno ritorna la giornata di promozione del Test Hiv. Viviana Bello di LILA: “Fare il test HIV continua ad essere un evento straordinario. È importante conoscere il proprio stato sierologico per ridurre le nuove diagnosi, sempre più frequenti tra giovanissimi”. La Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids di Lecce in collaborazione con le associazioni del coordinamento Puglia Pride, e proprio in occasione dello stesso, lancia una giornata di sensibilizzazione e promozione del test HIV. La Giornata, simbolicamente scelta per il 26 giugno, quindi lontana dal 1° dicembre data riconosciuta per la lotta all'Aids, vuole essere un giorno per rompere il silenzio, abbattere le dinamiche allarmistiche che riguardano HIV/AIDS, lasciare a casa la paura e promuovere un'azione di responsabilità e consapevolezza, quella di fare il test HIV. L'appuntamento è per il 26 giugno dalle 7,30 alle 13,00 presso il Day Hospital di Malattie Infettive dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce. PERCHÉ FARLO? "Perché farlo?" Non è la domanda giusta! Piuttosto iniziamo a chiederci "Perché non farlo?", spiega  Viviana Bello, presidente della Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids di Lecce e da marzo nel coordinamento della Federazione Nazionale. “L'iniziativa nasce per promuovere una cultura generalizzata di prevenzione e informare la popolazione sull'importanza di conoscere il proprio stato sierologico. Solo questo permetterebbe, infatti, di interrompere la trasmissione del virus e arrivare a zero come sancito da UNAIDS, agenzia dell’Onu per la lotta all’Aids, o quanto meno contrastare le sempre più frequenti diagnosi tardive”. E continua: “In occasione del 1° dicembre, l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha diffuso il bollettino che conferma che in Italia ci sono oltre 94mila di persone che vivono con l'Hiv e ne hanno ricevuto diagnosi (dati ISS), a queste -sottolinea Viviana Bello- vanno aggiunte quelle che hanno il virus ma non lo sanno. Si stima, infatti, che la maggior parte delle infezioni sia trasmessa da persone inconsapevoli di averlo contratto. Questa stima in Italia va dal 13 al 40%”. Nasce anche da uno studio del quadro epidemiologico nazionale e locale il continuo impegno dei volontari di LILA LECCE per riportare l'attenzione verso un tema che sembra essere dimenticato e per ricordare di non abbassare la guardia visto che l'80% delle nuove infezioni da HIV avviene per trasmissione sessuale, quindi a causa del mancato uso del preservativo. In particolare, la scelta di inserire una giornata di promozione del test HIV nel calendario del Puglia Pride nasce dicono i volontari LILA dalla “consapevolezza che l'HIV colpisce tutti, ma che la comunità lgbt sia di fatto più vulnerabile al virus: non a caso i maschi che fanno sesso con altri maschi rappresentano il gruppo con il più elevato numero di nuove diagnosi di infezione (dati ISS), anche nel nostro territorio. SFATIAMO I LUOGHI COMUNI SULL'HIV Molti credono ancora che l’Hiv riguardi solo alcune persone, il loro orientamento sessuale o il loro stile di vita. Oggi, invece, sappiamo che l’Hiv riguarda chiunque abbia una vita sessualmente attiva. Il fatto che il rapporto sessuale avvenga tra persone dello stesso sesso o di sesso diverso, o che sia più o meno occasionale, non cambia nulla: a rischio sono solo alcuni comportamenti. Anche per questo, ci spiega Viviana Bello: “Nella comunità scientifica non si parla più di categorie a rischio, bensì di “popolazioni vulnerabili” definite da UNAIDS, come persone o gruppi che a causa di specifici comportamenti (ad alto rischio, appunto) sono maggiormente vulnerabili alla contrazione del virus dell'HIV”. L’infezione da Hiv non può essere diagnosticata attraverso i sintomi né attraverso le comuni analisi del sangue. L'unico modo per accertare l’infezione è quello di sottoporsi al test per l’Hiv. IL TEST DI SCREENING É un semplice prelievo di sangue che verifica la presenza di anticorpi antiHIV. Il test verrà eseguito in modalità di anonimato, gratuità e riservatezza, come previsto dalla legge 135/90, e con l'accoglienza e il counselling da parte del personale di Malattie Infettive e dei volontari LILA, Associazione che sul territorio si occupa di hiv/aids. L’esito è negativo se non viene riscontrata l’infezione da Hiv (sieronegatività all’Hiv). L’esito del test è positivo se, invece, si riscontra la presenza di anticorpi antiHIV (sieropositività all’Hiv). Dovesse essere positivo è importante sapere che oggi esistono diverse proposte terapeutiche in grado di contrastare l’evolversi dell’infezione e che anche una persona con Hiv può condurre una vita lunga, sana e attiva senza rinunciare ai suoi progetti. PER INFO: lilalecce@libero.it, cell. 345.4914896  

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