Cronaca Politica Turismo Lecce 

Imposta di soggiorno, Pasquino: ''Il Comune di Lecce ha incassato negli ultimi 3 anni circa 5 milioni di Euro''

Il consigliere comunale di opposizione chiede che si proceda immediatamente alla modifica del “Regolamento Comunale per l’applicazione dell’imposta di soggiorno” e alla convocazione del Tavolo tecnico consultivo.

''Con l’art. 4 del D. Lgs. n. 23 del 14 marzo 2011, recante “Disposizioni in materia di federalismo municipale” è stata introdotta la possibilità per i comuni capoluoghi di provincia di istituire, con delibera di Consiglio, un’imposta di soggiorno a carico di coloro che soggiornano nelle strutture ricettive ubicate nel proprio territorio, da applicare secondo criteri di gradualità e stagionalità'' Lo afferma in una nota il consigliere comunale di opposizione Andrea Pasquino.

''Il Comune di Lecce - aggiunge - ha introitato come imposta di soggiorno negli ultimi 3 anni quasi 5 milioni di euro e precisamente: nell’anno 2021 € 1.026.528, nell’anno 2022 € 1.563.743,81 e si prevede di incassare per l’anno 2023 €. 2.100.000''.

''Per previsione legislativa l’imposta di soggiorno è destinata a finanziare interventi in materia di turismo compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, la manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali, nonché i relativi servizi pubblici. Al fine di verificare che nel Comune di Lecce gli ingenti proventi derivanti da questa imposta vengano realmente destinati a migliorare i servizi turistici e rendere ancora più attrattiva la nostra città ho presentato in data odierna una Interpellanza, che sarà portata in discussione nel prossimo Consiglio comunale, con la quale ho chiesto al Sindaco Salvemini aggiornamenti in merito alla destinazione dei proventi derivanti dall’imposta di soggiorno''.

''Con lo scopo di monitorare sul corretto utilizzo di tali introiti, come tra l’altro previsto dall’art. 15 del nostro “Regolamento Comunale per l’applicazione dell’imposta di soggiorno”, ho chiesto al Sindaco Salvemini che venga immediatamente convocato il Tavolo tecnico consultivo, composto da delegati del Comune di Lecce e delle Associazioni di categoria maggiormente rappresentative dei titolari di strutture ricettive. Tale tavolo tecnico, ai sensi del regolamento, potrà e dovrà svolgere funzioni propositive, consultive e di studio nell’elaborazione di politiche di promozione e sviluppo delle attività economiche connesse con il settore turistico''.

''L’importanza di convocazione di suddetto tavolo tecnico, oltre per un principio di partecipazione (tanto sbandierato dal Sindaco Salvemini in campagna elettorale e poi nei fatti mai attuato), scaturisce dalla sentenza n. 1354 dell’8 luglio 2019 del TAR Calabria la quale ha chiarito che la mancata audizione delle Associazioni di categoria porta l’illegittimità del Regolamento. E se corrisponde al vero, come più volte comunicato dal governo Salvemini, che il Comune di Lecce è impegnato, già dallo scorso anno, per l’approvazione di alcune modifiche sull’imposta di soggiorno per venire incontro alle esigenze e alle numerose criticità più volte espresse dalle categorie del settore (tra cui esenzioni, riduzioni, ecc.) la convocazione di questo tavolo tecnico non può più essere procrastinato'', conclude Pasquino.


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