Cronaca Politica Lecce 

Referendum, Poli Bortone: ''Sinistra unita e civismo di sinistra hanno perso migliaia di voti rispetto alle Amministrative 2024''

Il sindaco di Lecce sottolinea il flop anche in città che, in vista delle prossime Regionali, vedono aprirsi per il centrodestra scenari inimmaginabili nei mesi scorsi.

Di seguito l'intercvento del sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone sull'esito dei referendum: ''Il flop referendario ha investito anche Lecce. L'esito, nel capoluogo salentino, mostra che sinistra unita e civismo di sinistra hanno perso qualche migliaio di voti rispetto al risultato delle amministrative dell'anno scorso. Un buon segnale per il centrodestra in previsione delle prossime elezioni regionali. Ma quel che è più da rilevare, al di là del risultato negativo locale, è il danno procurato agli italiani a causa di 600 milioni di euro spesi per un referendum che poteva tranquillamente essere evitato, se non fosse prevalso il protagonismo del segretario della Cgil, Landini, e la contraddittorietà della sinistra che prima fa le leggi e poi le contesta a se stessa. Così per il job act e le altre leggi sul lavoro, come già per l'autonomia differenziata inserita nella Costituzione nel Governo Amato-D'Alema. Un modus operandi del tutto mistificatorio, populista e meramente propagandistico, che ormai gli italiani hanno cominciato finalmente a capire''.

''Altro capitolo quello relativo all'esito delle elezioni comunali a Taranto e a Matera. Nella prima, molto ha inciso la non soluzione della questione Ilva. Ma più ancora, a mio avviso, la spaccatura, in prima battuta, del centrodestra: la coalizione vince solo là dove se è veramente unita e riprende vivacità di presenza politica sul territorio. A Matera la formula è stata vincente e la città è riuscita a liberarsi non solo dai 5 Stelle ma soprattutto da una sinistra arrogante che pensava di poter continuare ad ipotecare la vita di una città ricca non solo di bellezze naturali e testimonianze storiche inestimabili ma di una generazione di giovani professionisti, artigiani, creativi che chiede solo di potersi esprimere liberamente''.

''Le regionali si avvicinano, il terzo mandato diventa sempre più probabile, anche se le leggi elettorali sarebbe preferibile che avessero un indirizzo univoco: o si consente il terzo mandato sempre nelle due legislature e consiliature oppure si dà libertà ai cittadini di rieleggere, senza limiti, i propri candidati. Ed i giochi in Puglia non sono fatti, come si vuol far credere. Nella sinistra e nel civismo di sinistra vi sono molti interrogativi. I paletti messi da Decaro diventano colonne d'Ercole imbattibili, la situazione è oggettivamente in evoluzione anche a seguito degli avvenimenti recenti. Per il centrodestra si aprono sipari che nei mesi scorsi sembravano inimmaginabili. L'unità, la convergenza su un programma lealmente condiviso, l'individuazione di soluzioni a problemi gravissimi irrisolti, dalla sanità ai consorzi agrari, dalla mancata chiusura del ciclo dei rifiuti all'agricoltura, dai carrozzoni inventati ad hoc all'ambiente: c'è tanto da fare e da rimettere a posto. E il centrodestra può ancora farlo per ristabilire attenzione equanime al territorio e sviluppo economico ad una Puglia che ha tutte le caratteristiche per decollare in tanti settori dell'economia'', conclude il primo cittadino leccese.


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