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Movida, Poli: “Non impugneremo. Maniere forti con chi non rispetta le regole”

Esultano i gestori delle vie Grandi e Maremonti, ma si sentono nel mirino.

I titolari dei locali in via Ascanio grandi e Maremonti festeggiano la sospensione dell’ordinanza sulle chiusure anticipate, ma si guardano alle spalle, perché sanno che il giro di vite continuerà: si sentono discriminati rispetto ai loro colleghi. “È un giorno di festa, ma ci sentiamo nel mirino e discriminati, oltre ad aver perso tanti soldi” - dicono. Il Comune non impugnerà l’ordinanza del Tar che consente ai proprietari delle due strade suddette di tornare a fare gli stessi orari dei loro colleghi.

Adriana Poli Bortone avvisa che saranno utilizzati mezzi ordinari, visto che il Tar ha spiegato che non si possono anticipare le chiusure con un’ordinanza urgente, perché bisogna dimostrare l’urgenza e prima mettere in campo tutti gli strumenti che sono a disposizione: “Non commento mai le decisioni dei giudici: sicuramente non impugneremo quest’ordinanza, ma utilizzerò regolamenti, controlli e strumenti ordinari per intervenire efficacemente”.

La prima cittadina, però, chiarisce i motivi che l’hanno spinta a emettere un provvedimento così duro: “Siamo stati sollecitati dai residenti di quelle zone, che vedono di tutto e di più, ogni sera. L’ordinanza ci dice che possiamo mettere in moto tutti gli strumenti ordinari e così faremo. Abbiamo posto in essere quell’atto per dare un segnale forte anche ai gestori dei locali della zona. Attiveremo guardia di finanza, carabinieri e tutte le forze dell’ordine per mettere alle strette chi non rispetta le regole. Così, dopo, se invece di essere chiusi tre mesi ci saranno conseguenze più gravi, pazienza…”.

Insomma, la prima cittadina promette controlli serrati e un giro di vite lungo un’estate a difesa dei residenti della zona: “Verificheremo che cosa vendono, a chi lo vendono e fino a che ora vendono”.

“Finalmente possiamo festeggiare- dichiara signor Franco, gestore del locale conosciuto come “Paolone”, in via Ascanio Grandi - Far chiudere prima del tempo un locale della movida leccese, mentre tutti gli altri lavorano, significa far spostare i nostri clienti nelle vie limitrofe. Abbiamo subito un danno enorme. Noi siamo dei capri espiatori: non siamo i responsabili dei disordini, ma abbiamo pagato per tutti”. A breve dovrebbe essere emanata un’ordinanza per regolare la movida estiva leccese, come succede ogni estate. Poi dovrebbe essere modificato il regolamento. Quindi arriverà un provvedimento con sanzioni durissime per chi non rispetta gli orari.


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