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A Campi Salentina ''La Città del Libro''

Ritorna dal 23 al 26 novembre prossimi la rassegna dedicata al mondo della lettura con 74 appuntamenti, 14 laboratori e 120 autori coinvolti.

Una grande luna luminosa in Piazza Libertà, a indicare la strada ritrovata. Per richiamare i visitatori intorno a un’idea, per riaccendere la connessione tra la comunità di Campi Salentina e il più importante e prestigioso dei suoi elementi identitari: la Città del Libro.

La Luna, sinonimo di conoscenza e di anelito culturale: un luogo su cui la maggior parte dell’umanità non è mai stata, ma che come pochi altri tòpoi ha infiammato e infiamma il cuore di poeti e letterati, sintesi perfetta di questa edizione della manifestazione culturale simbolo di Campi Salentina, che ritorna dal 23 al 26 novembre prossimo, dopo 6 anni di assenza dovuti ad un’opera di necessario risanamento e al triennio del Covid, con 74 appuntamenti, 14 laboratori, 120 autori coinvolti.

Un’edizione presentata questa mattina a Palazzo Adorno a Lecce, ricca come da tradizione di ospiti di richiamo nazionale - Marco Bonini, Giuseppe Cruciani, Ferdinando “Fefè” De Giorgi, Diego De Silva, Clio Evans e Lele Spedicato, Dario Vergassola, Tiziana Ferrario, Gabriella Genisi, Luca Sommi, Federico “Osho” Palmaroli - ma anche di autori legati al territorio e alle sue dinamiche, alchimia perfetta per contrassegnare l’edizione della ripartenza, la ventitreesima volta di una manifestazione culturale che ha reso Campi salentina famosa in Italia. Nata nel 1995, la Città del Libro è stata infatti designata nel 2008 “Migliore manifestazione italiana di promozione del libro e della lettura” dal “Centro per il libro e la lettura” costituito presso il Ministero della Cultura.


Consequenziale, dunque, un nuovo layout capace di  traghettare l’iniziativa nel presente senza rinnegare il passato, un’inedita Città del libro “diffusa” nel centro storico per valorizzare l’antico e consentire ai visitatori di apprezzare i gioielli storici e architettonici della città: il cineteatro Excelsior, fresco di ristrutturazione e intitolazione a Carmelo Bene, Piazza Libertà e le sue chiese - Santa Maria delle Grazie e Sant’Oronzo - la sala “Don Pietro Serio”, il Centro pastorale, l’area dei Giardini di Casa Prato.

Sarà un’edizione inclusiva, sostenibile, multimediale, multi-espressiva: non a caso il claim 2023 è “La cultura (che) cambia”, in ossequio alla capacità di questa straordinaria risorsa di essere sintesi dei tempi in atto, ma pure elemento di cambiamento per chi è sensibile ai suoi richiami. Sarà un “viaggio” - ecco l’altro filo conduttore dell’edizione 2023 - tra le forme espressive della contemporaneità, dal digitale alla fiction, appunto. Emblematica in tal senso, per esempio, la sezione riservata alle graphic novel, realizzata in collaborazione con la Scuola del fumetto di Lecce “Lupiae Comix”, come pure lo spazio “Food&Book”, dedicato alla scoperta dei sapori perduti, dove sotto la guida dello chef Giorgio Falconieri si rinnoverà la storia di molti piatti salentini, preparati insieme ai professionisti dell’Associazione Italiana Cuochi Giorgio Cordella, Giovanni Monteduro, Salvatore Palma, Alessio Paglialunga, Luca Sabetta, Mirco Antonio Vigna e dello scrittore Massimo Vaglio. Ospite della Città del Libro, però, anche Luca Pappagallo, chef tra i più amati del web grazie (ma non solo) al portale di ricette Casa Pappagallo. E poi grande attenzione agli scrittori dai cui libri sono state tratte fiction, spettacoli teatrali, installazioni artistiche e molto altro. 

Non mancheranno le attrattive per i più piccoli, come ad esempio le mascotte di Pera Toons. Come già detto, infatti, una delle parole d’ordine di quest’edizione sarà “inclusività” a 360 gradi: proprio per questo alcuni appuntamenti della Città del Libro 2023 vedranno la partecipazione di Grazia Turco, interprete e insegnante LIS - il linguaggio dei segni - insignita dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica da parte del Presidente Mattarella. Grazie poi ad un accordo con il Liceo “Virgilio-Redi” di Lecce, uno specifico progetto di alternanza scuola-lavoro permetterà agli studenti di essere d’ausilio attivamente durante i vari eventi: la collaborazione della Città del Libro con il mondo della scuola è stata illustrata dal provveditore di Lecce Mario Trifiletti e dalla docente del Liceo (nonché componente del direttivo della Fondazione) Gabriella Maci.

Altra caratteristica infine dell’edizione di quest’anno, come già evidenziato, la sostenibilità: per limitare l’uso di carta, infatti, si potranno consultare tanto la mappa quanto il programma della manifestazione attraverso i QR code apposti sui manifesti e sui materiali predisposti per l’occasione. 

Partner della Città del Libro sono quest’anno, oltre al Comune di Campi Salentina, Camera di Commercio, Teatro Pubblico Pugliese, Unione dei Comuni del Nord Salento. L’iniziativa gode anche del patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Lecce, Università del Salento.

''La cultura è l’unica arma di emancipazione che abbiamo”, l’intervento di Stefano Minerva, presidente della Provincia. ''E la Città del Libro, oltre ad essere risorsa di tutto il territorio salentino, rappresenta un evento di interscambio delle intelligenze e delle emozioni in un momento in cui, nel mondo, continuano a parlare le guerre, le armi, i muscoli. Questo è il modello di società che ci piace immaginare: perché i libri raccontano storie e generano emozioni, ma possono anche cambiare una vita''.

Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci: ''Onore a un’iniziativa che sceglie di ripartire, risanare, ricostruire un’identità forte del territorio di Campi, quella culturale, e che condivide un fil rouge con la trasformazione della Manifattura in un centro destinato all’enologia di qualità e con il recupero del Teatro Excelsior-Carmelo Bene. Sbaglia infatti chi pensa che la cultura non sia un comparto industriale straordinariamente importante. Invece lo è, e tra l’altro si tratta di un comparto di grande importanza economica per questo territorio: strategica quindi la collaborazione con la Camera di commercio”.

Ha aggiunto infatti il presidente della Camera di Commercio di Lecce Mario Vadrucci: ''Un’Iniziativa importante sia in sé che per i messaggi culturali che lancia. Per questo abbiamo deciso di supportarla, perché siamo convinti che rappresenti un’occasione di sviluppo non solo per il mondo dell’editoria, ma un momento di crescita per l’intera provincia''.

Il commento di Paolo Ponzio, presidente del Teatro Pubblico Pugliese: ''Abbiamo avviato un rapporto diretto con il Comune di Campi salentina per la valorizzazione delle attività culturali della Città del Libro, anche grazie all’Apulia Film Commission, e questa relazione costante porterà i suoi frutti, non solo per Campi''. Una Città del Libro 2.0, ha aggiunto Ponzio, che rappresenta realmente un nuovo modo di interloquire con il territorio. Il libro è sempre stato infatti al centro delle nostre politiche regionali, come dimostrano le biblioteche di comunità: non solo per il piacere della lettura, ma per il giudizio critico che qualsiasi atto culturale regala all’intelligenza e al cuore di ogni persona''.

Ripercorrendo invece le fasi del suo impegno per la Città di Campi e per la Fondazione Città del Libro, il vicesindaco e assessore alla Cultura Laura Palmariggi pone l’accento sulla capacità dell’iniziativa di rappresentare un’occasione di riscatto per la città, “per tutti coloro che vi avevano investito tempo e passione riuscendo a far conoscere Campi Salentina non per la SCU, ma per la cultura della lettura e della legalità''.

Un’opera di risanamento lunga e difficile, ''ma oggi finalmente possiamo dire che ce l'abbiamo fatta. Non smetterò mai di ringraziare l'ex presidente Mimino Valzano, che nei primi anni ha contribuito in modo importante al risanamento della Fondazione, e grazie anche ai membri del direttivo, al presidente Paolo Maci, a Fabio Sirsi, a Bledar Torozi, che non mi hanno abbandonata in mezzo alla tempesta. Torniamo a crederci come ci credevamo vent’anni fa''.

''Abbiamo lavorato sodo per ridare vita alla Città del Libro, non solo per recuperare una manifestazione di grande richiamo letterario nazionale, ma anche per restituire doverosamente alla nostra città il lustro di un appuntamento divenuto insieme motivo e vessillo dell’identità di Campi, che si fregia da sempre del titolo di città d’arte e cultura'', spiega il sindaco Alfredo Fina.

''Una manifestazione che ha costituito - e auspico torni presto ad essere - volano di sviluppo non solo per la nostra città ma per l’intero Salento, considerato che in molti, in Italia, ricordano la manifestazione al solo sentir nominare Campi Salentina''. 

Paolo Maci, presidente della Fondazione Città del Libro, ha concluso la conferenza illustrando il ricco e multiforme programma di quattro giorni di manifestazione, dettato dalla necessità di contemperare più esigenze e di stare al passo con i tempi: ''Il claim dell’edizione di quest’anno, 'La cultura (che) cambia', nasce proprio dal desiderio di sottolineare una doppia trasformazione: quella di un mondo che varia con rapidità vertiginosa, modificando anche i suoi strumenti e le sue forme espressive, e il cambiamento positivo che la cultura produce sui suoi fruitori. Per questo la Città del Libro 2023 non sarà solo la città dei lettori affezionati alla carta, ma anche di tutti coloro che apprezzano la cultura declinata in tutte le forme espressive possibili, online e offline, dal teatro alla musica, dal gusto all’arte. Un viaggio che non finisce mai, come infinite sono le possibilità espressive della cultura''.


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