Animali Cronaca 

Pesce palla nel mare pugliese, l'allarme: “E' molto tossico anche cotto”

L'esemplare, specie tropicale, è stato pescato nelle acque di Molfetta. “Alieno” al Mediterraneo, non è la prima volta che viene ritrovato nelle nostre acque. É a...

L'esemplare, specie tropicale, è stato pescato nelle acque di Molfetta. “Alieno” al Mediterraneo, non è la prima volta che viene ritrovato nelle nostre acque. É allarme nel Mediterraneo per il diffondersi di una specie tropicale, il pesce palla. Un esemplare del pesce “alieno” è stato pescato nelle acque di Molfetta, suscitando la preoccupazione dell'Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Il pesce palla, che contiene tetrodotossine, è difatti potenzialmente mortale se consumato.  I pescatori pugliesi, che non conoscono la specie aliena, potrebbero però immetterlo sul mercato ignari della pericolosità. Non è la prima volta comunque che il pericoloso pesce - consumato solo in Giappone dopo che mani esperte e autorizzate ne rimuovono la ghiandola velenifera - viene pescato in Puglia. Questa volta ad accorgersi della pericolosità e dare l'allarme è stato un cittadino, che ha poi informato l'Ispra. Il nuovo ritrovamento “impone di mantenere alta l'attenzione dei cittadini sulla pericolosità di una specie tossica al consumo”, spiega l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che ricorda anche come la legge italiana vieti la commercializzazione di tutti i pesci palla. "E' importante sapere che la tossicità del pesce palla maculato permane anche dopo la cottura; una volta catturato, bisogna stare attenti a maneggiarlo per evitarne il potente morso, ma toccarlo non comporta altri rischi e il semplice contatto non mette a rischio contaminazione il pescato”. In precedenza, nel 2012, un esemplare fu pescato proprio nel Salento, a Porto Cesareo, e nel 2105. Questa è difatti la decima segnalazione che giunge dall'Ispra, nell’ambito della campagna di informazione lanciata nel 2013 e rinforzata nel 2015 attraverso la collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il Corpo delle Capitanerie di Porto e l’Istituto di Scienze del Mare (ICM) di Barcellona, che coordina seawatchers.org, progetto che coinvolge i cittadini nella segnalazione di specie esotiche e di altre problematiche ambientali. Spiega ancora l'Ispra: “Il pesce palla maculato (Lagocephalus sceleratus) è entrato in Mediterraneo dal Canale di Suez nel 2003, in pochi anni ha invaso il bacino orientale del Mediterraneo, raggiungendo le coste italiane nel 2013 a Lampedusa. Da allora, grazie alle campagne di informazione, è stato possibile reperire segnalazioni della specie provenienti oltre che da Lampedusa, dalla costa meridionale della Sicilia, dalla Calabria e dalla Puglia, compresa quella dell’esemplare pescato a Molfetta”.  L’Ispra invita i pescatori, gli operatori del mare e dei mercati ittici, nonché i cittadini, "a prestare particolare attenzione alla specie in oggetto e a segnalarne prontamente la presenza all’indirizzo pescepalla@isprambiente.it, documentando se possibile con foto o video". Facile da riconoscere quando assume la caratteristica forma a palla, da sgonfio ha un aspetto molto più comune: dorso maculato, ventre chiaro e 4 caratteristici denti che usa per rompere i gusci e conchiglie di molluschi e crostacei, dei quali si nutre.   

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